Ricordare perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della memoria», un evento che si celebra contemporaneamente in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. Il 27 gennaio è una data altamente simbolica: nel 1945, infatti, le avanguardie delle truppe sovietiche raggiunsero il campo di concentramento di Auschwitz (l'odierna Oswiecim, in Polonia). Per la prima volta, l'orrore della «Soluzione finale» escogitata da Hitler e dai suoi gerarchi per liberarsi, una volta per tutte, della «questione ebraica», apparve nella sua banale, allucinante realtà. Ad Auschwitz trovarono la morte, uccisi nelle camere a gas o dagli stenti, quattro milioni di uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma furono sterminati anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici e altri «nemici» del Reich millenario. Nel complesso, le vittime della Shoah, o Olocausto, furono circa sei milioni.
OLOCAUSTO , LA VERGOGNA DELL'UMANITA' !
12 commenti:
Caro Gianni sono immagine che ci fanno capire molte cose! la mente umana tante volte perde il controllo di se stesso.
Tomaso
Una macchia indelebile, per l'umanità.
E non basta ricordare, BISOGNA TRAMANDARE.
Ciao Adamus.
Cristiana
Viviamo periodi bui, mai abbassare la guardia.
Nessuno deve dimenticare e chi non lo sa deve conoscere!!!
Ciao Adamus, concordo in particolare con Sandra.
Mai abbassare la guardia, perché i tempi sono ancora bui.
Un abbbraccio,
Lara
Maledetti. E pensare che ho un collega fuori di testa che è nazista.
Mai dimenticare... mai dimenticare... purtroppo simili atrocità sono ancora un'amara realtà... mai abbassare la guardia :)
Ricordare sempre e non far finta di niente, non si sa mai, la cattiveria umana non ha limiti!
imma
Osservare queste foto e pensare...solamente...TREMENDO...DISUMANO!
Ciao.
Ciao Adamus che dire è orribile non ci sono parole.un abbraccio
nonna gianna
Immagini queste che dovrebbero scuotere la coscienza di tutti, specie di chi ancora dice che tutto questo non è stato.....
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Ciao Adamus... come stai???
Un abbraccio!
Ciao Adamus,
quando penso che il mio babbo é vissuto per otto mesi nell'inferno di Buchenwald sento un tale dolore dentro, che mi fa dire per sempre MAI PIU
perché l'uomo mai più perda la dignità di essere tale per colpa di un altro nuomo.
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