Jason già a 16 anni godeva di ottima fama come chitarrista tecnico-virtuoso, come componente dei Cacophony insieme a Marty Friedman, anch'egli chitarrista. Becker ha prodotto 2 album insieme ai Cacophony: Speed Metal Symphony (1987) e Go Off! (1988); e due da solista: Perpetual Burn (1988) e Perspective (1995) nel quale suona con la chitarra la sua ultima canzone "Primal". A 20 anni fu chiamato a fare parte della band di David Lee Roth per prendere il posto di Steve Vai. Nel 1990, durante delle prove, mentre si stava preparando per il tour cominciò a sentire una debolezza agli arti.
Gli fu diagnosticata la sindrome di Lou Gehrig nota anche come ALS , Amyotrophic Lateral Sclerosis, Sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che colpisce il sistema motorio impedendone completamente il funzionamento; per questo Jason fu costretto a lasciare il tour. L'album al quale Jason Becker ha contribuito, A Little Ain't Enough (1991), vinse il disco d'oro e fu molto frustrante per Jason non poter suonare dal vivo le sue canzoni, questo album viene tuttora considerato il miglior album della band di David Lee Roth. In veste di produttore ha collaborato a The Raspberry Jams (1999) e The Blackberry Jams (2003), il primo conteneva varie tracce demo inedite e il secondo tracce demo che successivamente erano state rielaborate e pubblicate in altri album.
Nonostante la sclerosi laterale amiotrofica gli avesse tolto la capacità di suonare la chitarra, di camminare e anche di parlare, la sua mente rimase completamente lucida e aiutato da un computer continua a comporre musica e produce album con l'aiuto di altri musicisti. Dati i suoi deficit il padre ha elaborato un metodo che grazie a specifici movimenti degli occhi gli permette di comunicare. Sempre grazie al movimento degli occhi e ad un programma ideato dall'amico produttore Mike Bemesderfer può ancora oggi creare musica elaborando nota per nota una nuova creazione.
Ora le sue condizioni mediche sono stabili dal 1997. L'attore Matt Schulze farà parte del cast del film End of the Beginning, che prima aveva il nome di Mr. Tambourine Man, biografia della vita di Jason.
Come molti chitarristi neo-classici, Becker si ispirò al lavoro del prodigioso violinista Niccolò Paganini, l'interpretazione del chitarrista del Capriccio di Paganini è se possibile la più eloquente dimostrazione della sua maestria con la chitarra.
Becker è noto per la sua velocità di esecuzione, ma nonostante ciò, diversamente da altri chitarristi neo-classici, lui preferiva la melodia in completo assolo per poter mostrare le sue abilità. Jason crebbe musicalmente con Marty Friedman, insieme produssero molte canzoni e da lui fu molto influenzato mentre raggiungeva le più elevate vette della tecnica chitarristica; le loro linee melodiche rimangono tuttora un marchio inconfondibile e un esempio da studiare per una moltitudine di chitarristi.
17 commenti:
che destini amari..un talento così, traviato dalla sofferenza...però niente è andato perso e sarà sempre così, per chi questa vita non si limita solo ad attraversarla.
Questa chitarra acustica incanta...
ADAM.
Era passata x darti la buona notte e mi sono trovata in questo post di Jason Becker, che mi davvero molto toccato , quando sentii la sua storia che ancora ricordo.....
Quiesto giovane chitarrista sfortunato che conoscevo per un suo disco di incredibile virtuosismo.
E per caso mi sono incappata nella sua storia molto tempo fà e mai più dimenticata.
A 16 anni fece uscire un album con Marty Friedman successivamente compose il suo perpetual burn e fu chiamato all'eta di 20anni da david lee roth per sostituire un certo steve vai.
Insomma un fenomeno pazzesco per la sua età.
Durante l'incisione del disco la sua mano scivola sul manico della chitarra come morta, gli fu diagnosticata una sclerosi che colpisce il sistema motorio e nel giro di pochissimo tempo da gloria della chitarra si è ritrovato a non poter più utilizzare nessun muscolo. (tutto ciò a soli 21 anni)
Ora è ancora vivo e grazie ad un programma su pc riesce ancora a comporre musica.
Io non so se sarei stato capace di superare un trauma del genere.
Io non penso poche persone conoscono tanto amore amore e tale coraggio per la musica e per la vita. Visto il video...grandioso, chissà a che livelli sarebbe arrivato senza quella maledetta malattia..
Proprio pochi giorni fa tra amiche parlavamo di lui , di questo povero chitarrista dei Voivod, che ha composto fino all'ultimo, combattendo contro il cancro che lo stava uccidendo.
Davvero, è commovente vedere queste persone fantastiche, che hanno un amore sconfinato per la vita e la musica, che lottano con coraggio e dignità ....Dovremmo solo inchinarci di fronte a gente così......
CIAOOOOOOOOOOOO LINA
Ciao Lina, vedo che sei molto informata..hai ragione, chissà dove sarebbe arrivato senza la malattia, considerando che gli è piombata addosso a soli 21 anni e Lui era già considerato un fenomeno con la chitarra. Grande Personaggio e grande coraggio. Ciao Lina, buona serata.
Mamma miaaaa fremo al suono della chitarra ...è fantastico, sublime, divino ...che destino crudele ma anche che personalità forte quella di Becker ..per me sono questi i veri eroi !
Grazie Adamus !
un baciotto
Grande tempra.
Destino malvagio!
Dispiace comunque, talento a parte, non dovrebbero esistere certe malattie. Ciao!
hai scelto un bal video!!!!
a volte tante canzoni si conoscono ma non chi le ha scritte...
buon giovedì ^_______^
Non conoscevo questa storia. Niente e nessuno può fermare la passione.
ho paura di non conoscerlo, ma sono negata nell'associare nomi e canzoni! che triste destino!!! deve essere davvero terribile...
Ciao carissimo, È molto triste, perchè era un chitarrista metal come pochi...
Era un semplice e meraviglioso rapporto tra uomo e chitarra senza artifici alcuni
Ti auguro una dolce giornata
un abbraccio ed un bacio
Ci hai proposto un brano favoloso, direi unico. Che tristezza però questa storia di vita: un destino triste e inesorabile! anche se ancora può comporre musica, il pensiero che un così valido chitarrista non possa più eseguirla, fa male.
Un abbraccio e grazie.
Ciao adamus, scommetto che mi aspettavi da molto prima? si, sono passata più volte, ho letto, e pensato, ed ogni volta non riuscivo a scrivere nulla che non fosse così scontato. La verità é che davanti ai casi della vita, alle malattie, così inavlidanti, che ti tolgono via, giovinezza e gioie e sapori, resti senza parole. Puoi dire solo Mio Dio, perché! Ma non serve neanche questo. Le malattie sono dei messaggeri che arrivano a volte non per te stesso, magari per aprire gli aocchi a chi ti sta accanto, per sensibilizzarlo di più, per farlo guardare oltre alla gioia effimera della quotidianità...oltre il successo, i soldi...la celebrità. Oggi avrei molto da dirti, ma mi fermo qui. conscia del fatto che cadrei forse nel patetico.
Adamus, mi stai dimostrando il tuo lato sensibile e maturo che tocca le mie corde...
Grazie perché sai essere ilare, e serio al momento giusto.
ciao fratellone!
Lilly
Cara Lilly..un abbraccione!
Paola , Solpiccola , Elios, un grande abbraccio !
Mi dispiace Adamus, non posso lasciare nessun commenti inerente al tuo post, non conosco molto bene questo chitarrista.
Ma ti lascio il mio buon fine settimana a te e famiglia.
Ciao!
Hai dimenticato stellina tua...
Stella..mi scuso è Ti abbraccio forte, devi portare pazienza ,sono distratto e pasticcione da sempre..ma Ti voglio bene.
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