martedì 24 febbraio 2009
mercoledì 18 febbraio 2009
Coldplay

The Scientist - Coldplay
martedì 17 febbraio 2009
Dottor Zivago
Capolavoro cinematografico, Živago, un medico russo di nobili sentimenti, si innamora di Lara, che le circostanze faranno divenire sua amante. Siamo in piena rivoluzione bolscevica e gli avvenimenti separano i due a più riprese. Dopo aver salvato Lara, incinta di lui, dall'imminente persecuzione politica, Živago la rivede anni dopo in strada ma ancor prima che possa chiamarla muore stroncato da un infarto, una delle scene più toccanti della storia del cinema.
Secondo me, la scena più intensa è commovente è questa del video, quando i 2 innamorati si devono dividere, Lara parte allontanandosi con la slitta, Yuri per continuare a vederla mentre si allontana, sale al piano superiore della casa per vederla ancora , il vetro è gelato , rompe il vetro e si guarda per l'ultima volta il Suo grande Amore che sparisce all'orizzonte. Stupenda scena!!! peccato l'audio con rumori di fondo, tenete il volume basso, l'importante è la scena finale!
Secondo me, la scena più intensa è commovente è questa del video, quando i 2 innamorati si devono dividere, Lara parte allontanandosi con la slitta, Yuri per continuare a vederla mentre si allontana, sale al piano superiore della casa per vederla ancora , il vetro è gelato , rompe il vetro e si guarda per l'ultima volta il Suo grande Amore che sparisce all'orizzonte. Stupenda scena!!! peccato l'audio con rumori di fondo, tenete il volume basso, l'importante è la scena finale!
domenica 15 febbraio 2009
Est! est! est! un vino leggendario
Est! est! est! un vino leggendario
La storia di questo vino è notissima.........Tra i personaggi illustri al seguito di Enrico V sceso in Italia nei primi anni del 12° secolo, vi era un prelato di Augusta, di cui la tradizione non ricorda con esattezza il nome: Giovanni Fugger, o Fuk, o Deuc. Comunque si chiamasse, il previdente prelato, amantissimo del buon vino, aveva mandato in avanscoperta il suo domestico Martino, con l'incarico di segnare con la parola Est (è qui) le osterie dove il vino era migliore. Malgrado le lunghe soste che il suo piacevole compito gli imponeva, il fido Martino riusci a percorreere quasi mezza Italia finchè, giunto a Montefiascone e gustato l'ottimo vino locale, fu trascinato dall'entusiasmo al punto di scrivere sulla porta Est! Est! Est!!! Intanto anche il suo padrone superato i dolci scogli contrassegnati da quell' Est! invitante giunse a Montefiascone e li si fermò. Tento, è vero, di riprendere due giorni dopo il cammino per Roma, ma il desiderio di un'ultima bevuta lo fece tornare sui suoi passi. Infine nella lotta tra il dovere e il piacere, il vescovo tedesco, lascio fare al destino che aveva assunto le sembianze di biondi bicchieri di nettare e nel Paesino Laziale il goloso prelato si fermò più di quanto avesse in animo di fare. Bevi e bevi, il poveretto morì. Il fedele domestico lo fece seppellire nella Chiesa di San Flaviano martire e sulla lapide fece incidere queste parole, oggi quasi illeggibili:
EST EST EST
PROPTER NIMIUM EST HIC
DOMINUS MEUS MORTUS EST
Propter nimium: per aver esagerato. Ma il prelato di Augusta, tutt'altro che dispiaciuto per quella piacevole morte, lasciò per testamento il suo denaro al municipio di Montefiascone perchè ogni anno fosse versato sulla sua tomba un barile di quel buon vino. La disposizione testamentaria , in accordo più con la mentalità pagana che con i dettami di Santa Madre Chiesa, scandalizzò infine il vescovo Barbarigo che nel secolo 18° impose improvvisamente la cessazione del bacchico tributo
sabato 14 febbraio 2009
mercoledì 11 febbraio 2009
lunedì 9 febbraio 2009
sabato 7 febbraio 2009
martedì 3 febbraio 2009
lunedì 2 febbraio 2009
Poesia

Sonetto 18
Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e temperato:
cari bocci scossi da vento eversivo
e il nolo estivo presto è consumato.
L’occhio del cielo è spesso troppo caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.
Ma la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando in questi versi eterni crescerai.
Finché uomo respira o con occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà
William Shakespeare
Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e temperato:
cari bocci scossi da vento eversivo
e il nolo estivo presto è consumato.
L’occhio del cielo è spesso troppo caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.
Ma la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando in questi versi eterni crescerai.
Finché uomo respira o con occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà
William Shakespeare
Iscriviti a:
Post (Atom)