mercoledì 30 luglio 2008

PABLO NERUDA
Il vento è un cavallo: senti come corre per il mare, per il cielo.Vuol portarmí via: senti come percorre il mondo per portarmi lontano.Nascondimi, tra le tue braccia per questa notte sola,mentre la pioggia rompe contro il mare e la terra la sua bocca innumerevole. Senti come il vento mi chiama galoppando per portarmi lontano.Con la tua fronte sulla mia fronte,con la tua bocca sulla mia bocca,legati i nostri corpi all'amore che ci brucia,lascia che il vento passi senza che possa portarmi via.Lascia che il vento corra coronato di spuma,che mi chiami e mi cerchi galoppando nell'ombra,mentre, sommerso sotto i tuoi grandi occhi,per questa notte sola riposero, amor mio. Pablo Neruda

PREMI RICEVUTI


HO RICEVUTO 5 PREMI IN POCHI GIORNI........GRAZIE DI CUORE










GRAZIE.....PierAngela, Paola, Paola bosculandia e grazie Maria Rosa 5 premi contemporaneamente!
nel ringraziarle pubblicamente vi invito a visitare il loro bellisssimi blog

martedì 29 luglio 2008

indimenticabile Freddie Mercury







Secondo me, Freddie è una tra le migliori voci mai esistite!
Freddie Mercury-Biografia "Non voglio cambiare il mondo, lascio che le canzoni che scrivo esprimano le mie sensazioni e i miei sentimenti. Per me la felicità è la cosa più importante e se sono felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori e tutte le scuse sono da imputare solo a me. Mi piace pensare di essere stato solo me stesso e ora voglio soltanto avere la maggior quantità possibile di gioia e serenità, e immagazzinare quanta più vita riesco, per tutto il poco tempo che mi resta da vivere."(Ultima intervista di Freddie Mercury, 1991). E' il cantante (e che cantante!) e front-man dei Queen.Il suo vero nome era Faroohk Bulsara,è nato a Zanzibar (nell'attuale Tanzania) il 5 Settembre del 1946,i suoi genitori erano inglesi.Il padre era un diplomatico britannico che quindi si spostava di frequente.Freddie vive la sua infanzia a Bombay (in India) dove i suoi insegnanti iniziano a notare la sua predisposizione per la musica e consigliano ai suoi genitori di fargli prendere lezioni di piano.Poco tempo dopo Freddie forma il suo primo gruppo: "The Hectics". Quando Freddie ha 18 anni la sua famiglia si trasferisce in Gran Bretagna,a Feltham,poi a Londra dove Freddie studia all'Istituto d'arte Ealing College,qui incontra Tim Staffell.Dopo aver conosciuto Tim e Brian si accresce in lui l'idea di formare un gruppo.Prima dei Queen,negli anni 60-inizio 70 Freddie milita negli "Ibex" e nei "Wreckage".Quando Tim Staffell lascia gli "Smile",il gruppo in cui suonava il basso e cantava insieme a Brian e Roger,Freddie si unisce a loro e successivamente al gruppo si unisce John Deacon che viene scelto dopo che i tre avevano provato diversi bassisti.Nasce così il gruppo che Freddie chiamerà Queen.Freddie si era ribattezzato Freddie Mercury:Freddie era un nomignolo che gli era stato dato a scuola mentre Mercury era in onore del dio greco mercurio,il messaggero dell'Olimpo.Inizia così un periodo (più di 20 anni) di grande successo che porta Freddie e i Queen al successo mondiale e alla fama che tutti conosciamo.Pur non essendosi mai separato dai Queen ha fatto (come anche Brian e Roger) anche dei progetti da solista:i suoi album sono Mr.Bad Guy uscito nel 1985 e Barcelona (insieme a Montserrat Caballe) uscito nel 1988.Questi album hanno riscosso un buonissimo successo,soprattutto Barcelona che è bellissimo ed unico nel suo genere.Nell'album Barcelona Freddie dimostra tutta la sua passione per l'opera e la sua stima per Montserrat Caballè con la quale nasce anche una forte amicizia. Gli piaceva moltissimo anche Jimi Hendrix sin da quando era ragazzo.Amava molto i gatti,infatti ha dedicato una canzone al suo preferito: Delilah.Gli piacevano anche i fiori,lo champagne e le torte,e amava dare delle feste molto stravaganti.Freddie era una persona molto generosa e sensibile,con la sua musica voleva trasmettere gioia alle persone. Purtroppo nel 1987 ha scoperto di essere ammalato di AIDS,ciò nonostante ha reagito con grande forza e si è impegnato a sfruttare al meglio il suo tempo per realizzare tutte le sue idee. Da questo momento più che mai ha vissuto la sua vita privata in maniera molto riservata ed ha annunciato solo il giorno prima di morire di essere malato di AIDS e ha trascorso i suoi ultimi momenti di vita nella sua casa a Londra circondato dall'affetto dei suoi amici più stretti.Il 24 Novembre del 1991 è scomparso lasciando un grande vuoto nel mondo della musica e nei cuori dei fan ai quali ha dato il suo ultimo saluto alla fine del video di These are the days of our lives. "Se dovessi morire domani, non mi preoccuperei. Dalla vita ho avuto tutto. Rifarei tutto quello che ho fatto? Certo, perché no? Magari un po' diversamente! Io cerco solo di essere genuino e sincero e spero che questo traspaia dalle mie canzoni"(Freddie Mercury, 1986

lunedì 21 luglio 2008

un mito,jim morrison





Jim Morrison nacque l'8 dicembre 1943 a Melbourne in Florida da un ufficiale di marina e da un casalinga. Cantante, poeta, film-maker, è stato soprattutto una leggenda della musica. Voce leader dei Doors, è stato uno dei principali riferimenti per intere generazioni di giovani negli anni della guerra del Vietnam, dell'assassinio dei fratelli Kennedy e di Martin Luther King. Animale da palcoscenico, eroe maledetto, angelo ribelle, il Re Lucertola - Lizard King - è stato profeta della libertà. Per i suoi inviti alla trasgressione l'FBI ha aperto un dossier su di lui, e nel 1969 è stato perfino arrestato per oscenità. La sua morte precoce nel 1971 lo ha trasformato in un mito: da allora le raccolte dei Doors continuano ad andare a ruba, e ogni anno migliaia di giovani si recano in pellegrinaggio sulla sua tomba nel cimitero di Père Lanchaise a Parigi. Di famiglia medio borghese, aveva due fratelli ai quali non si sentì mai particolarmente legato. Trascorse la sua infanzia cambiando spesso paese a causa dei trasferimenti di suo padre, uno dei motivi che lo hanno sempre immerso in un contesto di solitudine. Tra lui e la sua famiglia non correvano buoni rapporti così appena fu possibile se ne andò per frequentare l'università cinematografica dell'UCLA.
Si può dire che fu proprio durante gli studi universitari che Morrison si creò la prima vera cerchia di amici. L'humus e le possibilità che regnavano nell'ateneo e nel frequentare le lezioni gli davano infatti l'opportunità di conoscere un numero straordinario di persone. Inoltre, fu proprio frequentando l'Università che incontrò un futuro compnente dei Doors, il chitarrista e compositore Roy Manzanek, il quale coinvolse Morrison nelle sue già avviate attività musicali, come quella di apparire per gioco in alcuni concerti organizzati da lui. L'idillio però non durò a lungo, poichè Morrison abbandonò l'università dopo che un suo cortometraggio fu rifiutato per una apparizione al "Royce Hall". Iniziò così a frequentare la spiaggia di Venice, luogo che vide la nascita di molte canzoni come "Hello, I love you" e "End of the night". Formò poi un gruppo appunto col suo amico di università Ray e decise di chiamarlo "the Doors", nome ricavato dalle strane elucubrazioni che Morrison era solito fare: egli infatti sosteneva esistessero nel mondo il noto e l'ignoto, e che questi due mondi fossero divisi da una sorta di porta: ed è proprio una di queste "porte" comunicanti che lui voleva essere. Intanto, il cantante era arrivato ormai al punto di prendere pasticche di LSD con grande facilità, arrivando a fare azioni bizzarre e discutibili, come quella di andare nel deserto per provare la mescalina nella sua forma pura: aveva letto che, secondo alcuni studi, dava effetti di vera follia... Esplosi i Doors con il primo, splendido album (uno dei migliori esordi della storia del rock), Morrison divenne per milioni di fan un'avvincente ribelle, mentre per l'America benpensante rappresentava una sorta di pericolo pubblico. La sua vita "sentimentale", sempre molto affollata, era minata da comportamenti lunatici ed imprevedibili: passava da una calma assoluta ad attacchi improvvisi di violenza. Nel 1970 Jim sposò Patricia, una delle sue donne, con un matrimonio "Wicca" (un rituale che corrisponde ad una specie di unione cosmica). Il atrimoni, come prevedibile, non durò a lungo, a causa dell'inesausta "poligamia" di Morrison. Dopo una vita all'insegna di eccessi di tutti i tipi, Morrison si spense il 3 luglio 1971, a soli 27 anni, generando da quel momento un'infinità di pettegolezzi e false notizie circa le modalità (o addirittura la veridicità) della sua scomparsa. Le cause della sua morte infatti sono tuttora ignote: Pamela Carson, la sua compagna del momento, morta oltretutto di overdose tre anni dopo di lui, disse solo di averlo trovato morto nella vasca da bagno. Quando gli amici arrivarono a Parigi, poi, la bara era già chiusa. Non poterono dunque vedere il cadavere del cantante ma solo visionare il suo certificato di morte.. L'autopsia non fu fatta. Il certificato medico parla genericamente di "morte naturale" per arresto cardiaco. A Parigi, nella Ville Lumiere, si era trasferito quattro mesi prima assieme alla sua ragazza. Ne aveva abbastanza dei Doors e della California, malgrado la band gli avesse dato fama e ricchezza. Voleva costruirsi una nuova vita come poeta. "Il rock è morto", ripeteva. Oggi la sua tomba nel cimitero parigino Pére Lachaise è un monumento nazionale e viene visitato da una media di cento fans al giorno.
aforismi di Jim Morrison
- Vivi come se dovessi morire domani e pensa come se non dovessi morire mai.
- Siamo buoni a nulla, ma capaci di tutto.
- Non accontentarti dell'orizzonte, cerca l'infinito.
- Amo gli adolescenti perché tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta.
- Dicono che l'amore è vita, io per amore sto morendo
- A volte basta un attimo per scordare una vita ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.
- Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto.
- Mi chiamano drogato perché mi faccio le canne ma non sanno invece che la vera droga è la crudeltà dell'uomo.
- Volevo attraversare i confini della realtà, volevo vedere cosa sarebbe successo: Solo curiosità!
- Quando il mio corpo sarà cenere il mio nome sarà leggenda
- C'è il sacro terrore della morte, ma la morte è un fatto naturale, credo che la morte sia un'amica dell'uomo, perché mette fine a quel grande dolore che è la vita.
- Non c'è notte tanto grande da non permettere al sole di risorgere il giorno dopo.
- In questo mondo di guerra e violenza anche i fiori piangono... e noi continuiamo a credere che sia rugiada.
- Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire.
- Se un giorno ti svegli e non vedi il sole o sei morto o sei tu il sole.
- La perenne tentazione della vita è quella di confondere i sogni con la realtà.
- Vivi la vita attimo per attimo perché ogni attimo potrebbe essere l'ultimo.
- Non essere così triste e pensieroso, ricorda che la vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo.
- La vita è come un autostrada, non finisce mai, ma ci si resta sempre vittima.
- Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo perché il giorno che lo sarà non avrai voglia di crederlo.
- Malinconia del passato, gioia del presente, pentimento del futuro... questa è la vita.
- Se per vivere ti dicono "siediti e stai zitto" tu alzati e muori combattendo.- Uccidere è il coraggio di un momento... vivere il coraggio di sempre.
- Non ho scelto io di nascere quindi lasciatemi vivere come mi pare.- La droga è la speranza di chi speranza non ne ha più.
- L'eroe non è colui che non cade mai ma colui che una volta caduto trova il coraggio di rialzarsi
- La felicità è fatta di niente... che al momento in cui la vivi sembra tutto.
- Il futuro non esiste, è qualcosa che noi rincorriamo e quando lo raggiungiamo subito diventa presente e poi passato.
- Vorrei essere una lacrima per nascere dai tuoi occhi, vivere sul tuo viso, morire sulla tua bocca.
Penso che la gente faccia resistenza alla libertà perchè ha paura dell'ignoto. Ma è singolare....che l'ignoto una volta che fosse davvero ben noto. E ciò a cui appartengono le nostre anime ....L'unica soluzione è di confrontarsi ...confrontare il proprio Io...con la più grande paura immaginabile. Di a te stesso le tue paure più profonde, dopo di ciò, la paura non ha più potere, e la paura della libertà si restringe e svanisce. Tu sei libero!!

domenica 20 luglio 2008

amore e silenzio

Amore e silenzio
Nell'alba, vedo il mio cuore che sale verso il cielo
nel tramonto, vedo la Tua ombra che si allontana
nel giorno , vivo l'attesa di questi due momenti
se ti guardo negli occhi ,tutto si ferma in un solo
attimo di felicità , Tu sai confondermi , quando
sento il Tuo profumo, mi perdo, le mani tremano
il Cuore impazza , la parola manca , sono bloccato,
se il silenzio parlasse, direi che Ti amo, per Me, Tu sei
uno squarcio di luce, nel cielo oscurato dalla tempesta,
Ti prego, amami come Tu sai fare, la sera è troppo buia,
prendimi per mano Amore mio....ma il silenzio non parla!

adamus / luglio 2008

la vera storia di Rocky


La vera storia di Rocky
Nel luglio 2000, mentre mi stavo allenando percorrendo una stradina di campagna poco frequentata , notai in un prato recintato alla mia destra, un cane legato ad un palo al centro del prato, il cane era visibilmente sofferente, senza acqua e senza cibo, scrutai in lungo e in largo il prato recintato alla ricerca di un essere umano, nessuno! non posso neanche dire" manco un cane "in questo prato recintato, c'era una sola baracca fatiscente, forse per custodire attrezzi vari da giardinaggio. Io e il cane ci guardammo a lungo negli occhi (fu un amore a prima vista). Andai a casa, con il pensiero fisso a quel povero animale. Il giorno dopo ritornai sul luogo e notando che nessuno aveva portato acqua e cibo al cane, presi coraggio, scavalcai la recinzione e rifocillai a dovere il cane, che mi accoglieva festoso, questo per altri 15 giorni..... il proprietario era stato in vacanza, abbandonando il cane, a morte certa! Quando il proprietario tornò, chiesi spiegazioni, lui trovò scuse poco credibili, allora gli chiesi se mi regalava il cane? .......dopo 2 secondi Rocky era mio! n.b. Rocky aveva un anno e mezzo , era già adulto , ma pesava solo 27 kg. ora ne pesa 55 kg. e siamo amici inseparabili.  
Precisazioni:diciamo che l'ex proprietario di Rocky andava denunciato ma in questo caso, Rocky sarebbe stato portato al canile..allora ho preferito usare le buone maniere  per farmi regalare il cane che io amavo già alla follia.
Io molte ragioni non le avevo , considerando  che sono entrato  in  una proprietà privata per 2 settimane scavalcando la recinzione , ma non avevo alternative , il cane sarebbe morto , la zona era isolata e Rocky era sotto il sole cocente  senza acqua e cibo.
Quando il cane è diventato mio,
 ho dovuto curarlo per diversi mesi..era ammalato di stenti , aveva i muscoli delle zampe  quasi atrofizzati , evidentemente era parecchio tempo che viveva alla catena (così sentenziò il Veterinario).
Nonostante tutte queste sofferenze...Rocky è un cane buonissimo e affidabile, anche con i Bambini.

martedì 15 luglio 2008

Grazie, siete fantastici

Nutro grande ammirazione e stima nei confronti di questi bravissimi Operatori!


LA CLOWNTERAPIA


II compito del clown è quello di sdrammatizzare le pratiche sanitarie, mutare segno alle emozioni negative, quali paura, rabbia, delusione, tristezza, farle esprimere, gestirle e virarle al positivo, verso il sorriso, il coraggio, Ia speranza, Ia gioia...




I Clown dottori operano (tranne che in emergenza) sempre in coppia: un meccanismo assai collaudato che consente di essere realmente attivi e terapeutici non solo nei confronti del piccolo ricoverato, ma anche dei genitori presenti e del resto del reparto. Spesso, infatti, alla paura dei piccoli degenti, si unisce anche l’ansia e l’angoscia dei genitori, in una spirale che si autoalimenta. La figura del Clown dottore, cosi, relazionandosi anche con le figure di riferimento dei piccoli, è in grado di stemperare l’ansia e far defluire lo stress del ricovero. Non casualmente Ia sola presenza dei Clown dottori è in grado di mutare radicalmente l’atmosfera dei reparti.



Cos'è la Clownterapia

è uno strumento spontaneo e naturale che ci confronta con un bisogno innato in noi, la necessità di giocare, privataci dai primi anni di crescita, all'insegna del vivere da "persone serie".

Guarire con un sorriso. Basta un naso da pagliaccio, un capello buffo e qualche scherzetto per far dimenticare ai malati, soprattutto se bambini, di essere in ospedale. Introdotta da qualche anno anche in Italia, la clownterapia, o comicoterapia, sta ottenendo risultati davvero sorprendenti. Come dimostra il recente caso dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, in cui due artiste specializzate in questi interventi, hanno distratto una bambina albanese che doveva sottoporsi ad un esame particolarmente doloroso.

Nata negli anni ’70, la clownterapia si è fatta conoscere soprattutto grazie al film ispirato al medico americano Hunter PATCH ADAMS (interpretato da Robin Williams), oggi 56enne, uno dei primi ad affrontare il tema della terapia della risata. In Europa, i primi medici clown sono comparsi in Francia, grazie all’impegno della Fondazione “Le Rire Médecin” . Da noi sono arrivati 5 anni fa, grazie all’impegno dei fratelli Olshansky, fondatori dell’associazione “Soccorso clown” , ma anche della Fondazione Garavaglia di Rho e di “Ridere per Vivere” a Roma. Oggi si contano a decine gli istituti italiani che utilizzano la “terapia del sorriso”. “Ci sono migliaia di studi, di documenti, di ricerche - spiega il celebre Patch Adams - che dimostrano l'enorme importanza dell'umorismo per la salute. I ricercatori hanno trovato una relazione importante: quando si è allegri nel nostro organismo avvengono delle reazioni chimiche: si produce un aumento di endorfine e di catecolamine e una diminuzione di secrezione del colozolo (il colesterolo cattivo). Ossia la risata è uno stimolante per il sistema immunitario e comporta molti effetti positivi sul cuore e sui polmoni”.

A conferma di tutto questo è arrivato, ad esempio, anche uno studio del New York Presbyterian Hospital, dove la clownterapia è molto diffusa, che ha dimostrato per alcune patologie una diminuzione della degenza e un minor uso di anestetici. Cosa riuscita proprio al Meyer di Firenze, dove per la prima volta si è ricorso a due artiste clown (Giovanna Pezzullo e Ornella Esposito) durante un intervento di biopsia ossea su una bambina dodicenne, evitando l’utilizzo dell’anestesia (è stata usata solo quella locale). Distratta dai giochi delle due “finte” dottoressa, la bambina ha retto senza problemi la lunga e dolorosa operazione (venti minuti).




domenica 13 luglio 2008

Cuore rattoppato



Gironzolando per il Web, mi sono imbattuto in questo bel racconto, ho pensato di condividerlo con Voi!


C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti gliel'ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun minimo difetto. Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso. All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse: "Beh, a dire il vero.. il tuo cuore è molto più bello del mio. " Quando lo mostrò, aveva puntàti addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo. Certo, quel cuore batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dove dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene - così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello. Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò ridere: "Starai scherzando!", disse. "Confronta il tuo cuore col mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime. " "Vero. ", ammise il vecchio. "Il tuo ha un aspetto assolutamente perfetto, ma non farei mai a cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi - e così ho qualche bitorzolo, a cui sono affezionato, però, ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso. Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che provo anche per queste persone.. e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro. Comprendi, adesso, che cosa sia la VERA bellezza? " Il giovane era rimasto senza parole... Così prese un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore, poi prese un pezzo del suo vecchio cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane. Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Il giovane guardò il suo cuore, che non era più "il cuore più bello del mondo", eppure lo trovava più meraviglioso che mai perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.

venerdì 11 luglio 2008

Video dei miei Cani

Questo è un video realizzato dal sottoscritto, con i miei 2 cani Rocky e Alice, che disturbano lo spuntino di mia Moglie!






lunedì 7 luglio 2008

l'amicizia


Il mio amico non è tornato dal campo di battaglia, signore.Le chiedo permesso per andare a cercarlo"disse un soldato al suo tenente"
"Permesso negato!!", replicò l'ufficiale,"non voglio che lei rischi la sua vita per un uomo che probabilmente è già morto".
Il soldato, senza prestare attenzione al divieto, se ne andò e un'ora dopo ritornò ferito mortalmente,trasportando il cadavere dell'amico.
L'ufficiale era furioso:"Le avevo detto che ormai era morto! Mi dica se valeva la pena andare fin là per recuperare un cadavere!?!"
Il soldato, moribondo, rispose:"Certo, Signore! Quando l'ho trovato era ancora vivo e ha potuto dirmi: Ero sicuro che saresti venuto!"


UN AMICO E' COLUI CHE ARRIVA SEMPRE ANCHE QUANDO TUTTI TI HANNO GIA' ABBANDONATO!