L’Italia ricorda. Il 27 gennaio l’Olocausto degli ebrei, entra nelle scuole, nei musei, nelle piazze dove si svolgeranno comizi e manifestazioni. Un dovere, ricordare.
Ricordare perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della memoria», un evento che si celebra contemporaneamente in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. Il 27 gennaio è una data altamente simbolica: nel 1945, infatti, le avanguardie delle truppe sovietiche raggiunsero il campo di concentramento di Auschwitz (l'odierna Oswiecim, in Polonia). Per la prima volta, l'orrore della «Soluzione finale» escogitata da Hitler e dai suoi gerarchi per liberarsi, una volta per tutte, della «questione ebraica», apparve nella sua banale, allucinante realtà. Ad Auschwitz trovarono la morte, uccisi nelle camere a gas o dagli stenti, quattro milioni di uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma furono sterminati anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici e altri «nemici» del Reich millenario. Nel complesso, le vittime della Shoah, o Olocausto, furono circa sei milioni.
OLOCAUSTO, LA VERGOGNA DELL'UMANITA' !
4 commenti:
E'vero Gianni non dimenticare ma troppo spesso l'uomo preferisce
non ricordare,è piu' facile.Si assiste tutti i giorni a troppa crudelta...significa che l'uomo
non ha imparato niente da questo
olocausto.un abbraccio nonna gianna.
Caro Gianni, è difficile accettare simili mostruosità, non possiamo altro che tenere viva la memoria perché tutto ciò non succeda mai più.
Tomaso
Ciao Giovanni, io rabbrividisco quando sento che in Europa ci sono gruppi di fanatici neonazisti che inneggiano...
Oltre che ricordare - obbligatorio - occorre combattere il razzismo sotto ogni aspetto.
Buona giornata della memoria!
Sara,Tomaso, Leonardo...Se ci guardiamo intorno non c'è da stare molto tranquilli, si dice che la storia si ripete. Speriamo di no , ed opponiamoci con tutte le nostre forze per impedire che ciò avvenga.
Un abbraccio a tutti.
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