sabato 26 gennaio 2013

Non dimenticare





Ricordare  perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della  memoria», un evento che si celebra contemporaneamente in gran parte del  mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento  nazisti. Il 27 gennaio è una data altamente simbolica: nel 1945,  infatti, le avanguardie delle truppe sovietiche raggiunsero il campo di  concentramento di Auschwitz (l'odierna Oswiecim, in Polonia). Per la  prima volta, l'orrore della «Soluzione finale» escogitata da Hitler e  dai suoi gerarchi per liberarsi, una volta per tutte, della «questione  ebraica», apparve nella sua banale, allucinante realtà. Ad Auschwitz  trovarono la morte, uccisi nelle camere a gas o dagli stenti, quattro  milioni di uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma furono  sterminati anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori  politici e altri «nemici» del Reich millenario. Nel complesso, le  vittime della Shoah, o Olocausto, furono circa sei milioni.









OLOCAUSTO , LA VERGOGNA DELL'UMANITA' !