venerdì 27 maggio 2011

Tragedie evitabili


 Appello per la difesa dei bambini dai genitori smemorati.

Troppe volte succede di bambini che muoiono perchè dimenticati in auto. Sarà lo stress delle persone , gli automatismi quotidiani che si accavallano nella mente confondendola. I motivi possono essere molti e svariati , ma non sono certamente una giustificazione... I bambini non devono essere  dimenticati mai !
Possibile che la tecnologia non sia in grado di creare un rivelatore di persona da posizionare nella vettura , in modo che quando si disenserisce la chiave dal cruscotto , un bip bip ci all'erta , esattamente come quando si dimenticano le luci accese.
Esistono già molti accessori per garantire la sicurezza dei bambini a bordo, credo che i costruttori dovrebbero farsi carico di questo problema che costa vite umane e rimorsi devastanti. Penso sia possibile e per niente difficile studiare un accessorio apposito.
Si accettano idee che possano rivelarsi utili , grazie a tutti per la collaborazione.

27 commenti:

Gianna ha detto...

Hai ragione Adam, terribile...
Oltre a Elena dimenticata, pure un altro neonato di 11 mesi...
Tragedie in famiglia...

Tomaso ha detto...

Rabbrividisco sono a pensare a quelle creature.
Dici bene cara Adamus, col le alte tecnologie che sempre più sofisticate, dovrebbero trovare un sistema di allarme quando l'auto viene chiusa con delle vite all'interno.
Nell'attesa che i costruttori si impegnino ti lascio un augurio di buon inizio settimana.
Tomaso

Gabe ha detto...

inspiegabile come possano accadere queste tragedie, sarà lo stress di una vita frenetica
un saluto

erborista1 ha detto...

Ciao Adamus,visto che lo stress eccessivo sta creando problemi seri alle persone normali,è giusto farsi aiutare anche dalla tecnologia.Io propongo questo alle industrie automobilistiche:il gancio che si utilizza per le cinture di sicurezza.Quando il guidatore sgancia la sua cintura,un allarme avvisa che ce n'è un'altra ancora attaccata;in questo modo,anche la persona più distratta,ritorna "con i piedi per terra".

chicchina ha detto...

Tutti buoni i suggerimenti,benvengano,ad aiutare una naturale preoccupazione per casi che si ripetono.Penso comunque che ci siamo troppo abituati alla tecnologia che risolve i nostri problemi quotidiani e stiamo dimenticando di essere uomini.
Non è un atto di accusa,specialmente verso i genitori così duramente provati,in questi casi.Penso però che abbiamo rinunciato a parlare,anche con i nostri figli piccolissimi o più grandi ,siamo disturbati da ciò che cambia le nostre robotiche abitudini,giriamo una chiave o pigiamo un pulsante e speriamom che tutto si risolva.Lo stress,certo,ha il suo impatto,ma se ripensassimo a cambiare qualcosa nelle nostre vite?.Ti ringrazio Adamis,per farmi perdonare per lo spazio che ho rubato qui da te.
Una buona domenica.

Elisena Migiani ha detto...

Hai pienamente ragione Adamus, possibile che non esista un sistema che quando l'autovettura si chiude non segnali la presenza sul seggiolino d'un bimbo? La tua idea è proprio azzeccata. Io, quando mio figlio era bimbo, ero fatta al contrario....avevo il terrore di perderlo o che qualcuno se lo portasse via. Credo che quei genitori siano ormai delle persone distrutte dal dolore perchè, anche se possiamo trovare mille spiegazioni, non riusciranno mai a perdonarsi di questa loro colpa!
Ciao. Abbraccione senza distrazione!
Elisena

Nou ha detto...

Oltre al doloroso sgomento, nasce la domanda se sia stato possibile che nessuno abbia visto un bimbo solo in macchina e non abbia avvisato un vigile? Dimenticare i bambini, non vederli...andare di corsa e parlare al telefonino di c....te: questo si' ci occupa pienamente! Sarebbe ora di dare un taglio a questo stile di vita.
Buon suggerimento Adamus!
Ciao e buona domenica, Nou

Francy274 ha detto...

Quando il destino è pazzo. In questo caso è stato crudele sia con la bambina che con il papà. Chi incolpare sul verificarsi di questi tragici episodi? Si pretende troppo dal nostro cervello, che se pur puù ospitare spazi infiniti non regge allo stress. Parli di un sistema tecnologico che possa aiutare a che simili fatti non si ripetino, ma spesso anche la tecnologia tradisce. Forse sarebbe meglio semplificare un pò questo sistema frenetico che distrugge la mente. Migliorare la qualità della vita servirebbe a evitare queste e altre tragedie dove la morte coglie in modo ingiustificato. Da parte mia spero che il papà di Elena riesca a farsene una ragione e insieme alla moglie possa superare questo terribile e indimenticabile momento.
Ciao, semplicemente ciao... visto l'argomento.

adamus ha detto...

Gianna..certo cara, queste sono tragedie inspiegabili. Un abbraccio

adamus ha detto...

Tomaso.. Si Amico mio sarebbe giusto fare qualche cosa per evitare queste tragedie. Ciao Tomaso grazie e buona domenica.

adamus ha detto...

Gabe..hai ragione, troppo stress e vita frenetica.
Un abbraccio a Te.

adamus ha detto...

chicchi.. la Tua analisi non fa una grinza, ma per cambiare stile di vita in questa società frenetica e fare il salto di qualità occorrono troppi anni e nel frattempo i bambini muoiono nel forno. Ciao, un abbraccio.

adamus ha detto...

erborista.. Trovo molto interessante la Tua idea, potrebbe essere una soluzione valida.
Ti ringrazio e Ti auguro buona domenica.

adamus ha detto...

Elisena.. Certo cara, deve essere un accessorio come un'altro, inerente alla sicurezza.
Un abbraccione e buona domenica.

adamus ha detto...

Nou.. Hai ragione possibile che nessuna abbia visto questo bimbo in auto? questo è una bella domanda. Un abbraccio e buona domenica.

adamus ha detto...

Francy.. Infatti non incolpo nessuno e non voglio neanche delegare la responsabilità alla tecnologia. Dico soltanto che nel frattempo che tutti ci auspichiamo che la gente cambi stile di vita, i bambini muoiono.
La tecnologia serve già per avvisare se ci sono fughe di gas, di acqua , di fumi, di ladri in casa, furto d'auto ecc..ec.. Ti faccio un esempio; prendi l'airbag e le cinture di sicurezza, se tutti fossero prudenti e attenti perchè usarli? ma visto che non è così , la tecnologia è intervenuta salvando molte vite umane. Questo vale anche per il bimbo dimenticato in auto. I genitori stressati devono ricorrere a degli aiuti, sia sul piano psicologico che pratico.
A volte basta poco per salvare una vita... anche solo un bip bip.
Ciao Cara, un abbraccio e buona domenica.

Lorenzo ha detto...

Parto dal presupposto che quei genitori non l'abbiano fatto apposta. Questo lo dico dopo aver sentito la difesa del padre da parte della madre della piccola Elena. Allora, visto che la tecnologia e questa società ci hanno ormai trasformati anche nel modo di accudire i nostri figli, credo che la tua idea sia valida. Ma lo dico, sono sincero, con una punta di amarezza e voglio quindi porre questa domanda: ma non è possibile fare tutti un passo indietro? Tutti e tutto intendo, i mezzi di produzione, il senso della famiglia, la politica, la sempre voglia di avere " un qualcosa in più" di materiale, che poi si scoprirà nel breve tempo di qualche giorno, effimero e inutile. In compenso però abbiamo venduto la cosa più preziosa che abbiamo, il sentire sempre vicino le persone a noi più care.
Lorenzo

Sara ha detto...

Quello che mi chiedo, e non vuol essere assolutamente un'accusa, è: come riusciamo a permettere alla vita di assorbirci così tanto da non riuscire più a viverla? Dimenticare un bambino è la cosa più terribile che possa succedere.. mi chiedo cosa avessero in mente in quel momento quei poveri papà... quanti pensieri e preoccupazioni potevano avere? Ripeto.. come possiamo permettere alla vita di renderci così?

Io non ho nulla.. ma nulla davvero e vivo, qualcuno ha tutto e sopravvive... cosa è meglio a questo punto?

Scusa lo sfogo.. ma davvero questa vita io non la capisco davvero!

adamus ha detto...

Lorenzo ..condivido totalmente il Tuo pensiero su questo delicato argomento. Purtroppo la società in cui viviamo ha impiegato molti anni per diventare cosi invivibile e crudele.
Ci vorranno chissà quanti altri anni per ritornare sui nostri passi e recuperare valori messi in soffitta a marcire.
Bisognerebbe darsi tutti una calmata e chiedersi se vale la pena diventare così disperati al punto di dimenticarsi dei nostri figli.
Il cambiamento dello stile di vita che tutti ci auspichiamo ,rimane il traguardo prioritario, anche se lontano.
Nel frattempo cerchiamo di agire su Noi stessi,visto che la società è formata da singoli , se miglioriamo Noi stessi, miglioriamo la società.
Per esempio ,rinunciando a qualche piccolo privilegio si può guadagnare in tranquillità è lucidità mentale, condizione indispensabile per essere meno stressati e più utili.
Ciao Lorenzo, grazie e buona serata.

Paolo e Albero ha detto...

Un beep che vibra sul cellulare, ed un sms che dice che tuo figlio è ancora nell'auto.
In usa stanno sperimentando ciò.
Paolo

adamus ha detto...

Sara.. in presenza di tanto stress la mente non funziona più bene e le conseguenze possono essere gravissime. Bisognerebbepraticare ritmi meno frenetici e lasciare più spazio per rilassarsi.
Ciao Sara, grazie e buona settimana.

adamus ha detto...

Paolo.. Mi sembra un'ottima idea, speriamo sia disponibile al più presto. Grazie e buon inizio di settimana.

erborista1 ha detto...

Ciao Adamus,avevo il modulo dei commenti fuori uso.Per fortuna che sono stato avvertito da Sandra e da Sara.Adesso tutto è ritornato a posto.

adamus ha detto...

Erborista..ok, ciao.

ELE ha detto...

Ciao Adamus, approdata qui da te, su piccolo suggerimento di Gianna, meglio nota a tutti noi come "Stella del firmamento" ^__^ .
Nel tuo commento al suo ultimo post vedo che hai problemi con l'avatar. Un problema di molti segnalato in questi giorni per colpa delle disfunzioni di blogger. Sono in questo momento sul tuo blog, aperto con firefox e se vado sui tuoi lettori, riesco a vedere il tuo avatar.
Ciò mi fa pensare che il problema sia già rientrato. Provo ad aprire con IE e anche in questo caso il tuo avatar mi risulta, in compenso perchè mancano un paio di avatar dei tuoi lettori. Son certa che è questione di ore e il problema rientrerà autonomamente. Tengo monitorato un pochino e spero che si risolva tutto senza grosse difficoltà. Per ora ti auguro una felice serata, Ele.

ELE ha detto...

Se esistono i miracoli, questi non mi appartengono. Ancora mi chiedo come possa ritrovare questo mio commento se la pagina di caricamento non è andata a buon fine.
Mah...solo blogger può fare talune "preziosità tecnologiche".
In merito all'argomento di questo post, ti dico dal canto mio che non sono madre, ma quando vengo a conoscenza di notizie come questa rimango senza parole.
Vero è che viviamo in una società frenetica, ma mi chiedo fino a che punto prestiamo davvero attenzione ai nostri figli.
Non abbiamo messo sul retro dell'auto la borsa per andare in palestra la sera, e neppure il nostro tecnologico pc ultima generazione che useremo arrivati a destinazione al lavoro.
C'è nostro figlio in quell'auto...e dovremmo accompagnarlo in un posto sicuro dove persone "capaci e professionalmente attestate" si prendono cura di lui mentre siamo al lavoro.
La testa dov'è in quel momento? A cosa stiamo pensando di più importante di nostro figlio a tal punto da "dimenticarlo" in macchina?
Mi spiace essere cruda, la mia non è una sentenza perchè tutti possono sbagliare, io per prima, ma credo che a volte la "poca attenzione e superficialità della nostra società di oggi" fa si che a pagarne le spese insgiustamente, sia un piccolo esserino indifeso.
Auspico che ci sia qualche novità in campo tecnologico che avvisi la presenza di bimbo a bordo prima di lasciarlo abbandonato al suo destino.
Un saluto,
Ele

adamus ha detto...

Elena.. grazie per l'interessamento, sarà una cosa temporanea, almeno spero.
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Si hai ragione, un bambino non è un pacco da poter dimenticare. Credo comunque siano problemi psichici latenti, che ogni tanto colpiscono la mente delle persone più vulnerabili.

Ciao, un abbraccio e grazie ancora.