domenica 30 gennaio 2011

Vorrei che fossi qui


Wish You Were Here , un bellissimo brano dei Pink Floyd


Non penso che quando parlo sia facile comprendermi. Ho qualcosa che non va in testa. E comunque non sono nulla di ciò che pensate io sia. Syd Barrett


La band dedico questo album al loro fondatore  Syd Barrett , ritiratosi dal gruppo per seri problemi di salute nel 1968.

Il grande vuoto che ci affligge dopo una perdita  difficilmente verrà colmato, ma attraverso il ricordo , come in questo caso ... Syd ritorna con Noi.



Artista: Pink Floyd
Titolo: Wish You Were Here
Titolo Tradotto: Vorrei Che Fossi Qui

Allora, pensi di saper distinguere
il paradiso dall'inferno?
I cieli azzurri dal dolore?
Sai distinguere un campo verde
da una fredda rotaia d'acciaio?
Un sorriso da un pretesto?
Pensi di saperli distinguere?
E ti hanno portata a barattare
i tuoi eroi fantasmi?
Ceneri calde con gli alberi?
Aria calda con brezza fresca?
Un caldo benessere con un cambiamento?
e hai scambiato un ruolo di comparsa nella guerra
con il ruolo di protagonista
in una battaglia?
Come vorrei, come vorrei che fossi qui
Siamo solo due anime sperdute
Che nuotano in una boccia di pesci
Anno dopo anno
Corriamo sullo stesso vecchio terreno
E cosa abbiamo trovato?
Le solite vecchie paure
Vorrei che fossi qui

(Grazie a Kiocciolina per questa traduzione)



venerdì 28 gennaio 2011

annozero


 La voce del padrone

 E'ora di finirla con queste incursioni intimidatorie nei confronti di Santoro... Lasciatelo lavorare in pace. 
Il pluralismo dell'informazione va difeso a tutti i costi , chi non è d'accordo può tranquillamente cambiare canale. 
Il diritto degli oltre 7 milioni di telespettatori  che seguono la trasmissione e che pagano il canone va tutelato . Santoro si è sempre assunto le proprie responsabilità.  Giù le mani da annozero ! 
Potrei buttare via il televisore e risparmiare i 110.50 euro del canone.

mercoledì 26 gennaio 2011

Olocausto

 L'orrore da non dimenticare

Il video è molto duro , vi prego di guardarlo tutto e fatelo vedere ai Vostri figli , alzate il volume. Sarà difficile trattenere le lacrime, ma quelle lacrime ci aiuteranno a ricordare meglio.







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Guardate anche questa scena  , tratta dalla fiction TV. " Mi ricordo di Anna Franck "... Un ufficiale tedesco utilizzava  un deportato  professore ebreo  per farsi aiutare nel preparare un esame. 
L'ufficiale aveva appena  ucciso tutti i bambini  allievi del professor  nelle camere a gas. 
Un dialogo tra i due di grande intensità emozionale...da non perdere.





Ricordare perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della memoria», un evento che si celebra contemporaneamente in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. Il 27 gennaio è una data altamente simbolica: nel 1945, infatti, le avanguardie delle truppe sovietiche raggiunsero il campo di concentramento di Auschwitz (l'odierna Oswiecim, in Polonia). Per la prima volta, l'orrore della «Soluzione finale» escogitata da Hitler e dai suoi gerarchi per liberarsi, una volta per tutte, della «questione ebraica», apparve nella sua banale, allucinante realtà. Ad Auschwitz trovarono la morte, uccisi nelle camere a gas o dagli stenti, quattro milioni di uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma furono sterminati anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici e altri «nemici» del Reich millenario. Nel complesso, le vittime della Shoah, o Olocausto, furono circa sei milioni.









OLOCAUSTO , LA VERGOGNA DELL'UMANITA' !

giovedì 20 gennaio 2011

Limpidi ricordi


Ho provato il vostro sguardo,
 non ricordo quando ne dove,
ma  vivo del  limpido ricordo.
Ogni attimo si  brucia e muore
senza avervi vicino , e piango
quando la luce del giorno svanisce.
Vorrei vedere i colori dei fiori,
le ombre dei salici , i sorrisi
delle genti . Ma niente è possibile
senza di voi , una grande nebbia
mi avvolge , a tentoni vi cerco,
dove siete... Maledetti occhiali
adamus 20/gen.2011

lunedì 17 gennaio 2011

Scarpe da Runner


Mi sono comprato un paio di gioielli  da mettere ai piedi.
 

Le calzature per un podista rivestono un ruolo importantissimo.
Le scarpe , oltre che comodissime e confortevoli , devono essere in grado di assorbire tutti gli shock a cui  tendini , legamenti e articolazioni sono sottoposti durante la corsa. Un'altra  peculiare caratteristica della calzatura da running è quella di compensare  eventuali  tipi di appoggio viziati del piede. Iperpronazione  ( piede che appoggia  eccessivamente verso l'interno). Supinazione (  piede che appoggia eccessivamente verso l'esterno. Inoltre nella  scelta della calzatura  bisogna considerare  il peso corporeo del runner e quanti km. in media percorre e se vengono usate in gara o allenamento. Come vedete le varianti sono molteplici, solo un negoziante molto esperto è  in grado di orientarvi verso la calzatura più adatta.
Un tecnico dietro il bancone del negozio risulta una strategia decisamente vincente ,  la longevità delle articolazioni del podista  reca vantaggi sia al podista che al venditore. Considerate che le scarpe da running vanno sostituite in media tra i 600 e 1000 km. massimo. Personalmente penso di averne utilizzate moltissime , nonostante 12 anni di inattività.
Il modello scelto dal sottoscritto è la "  Asics Cumulus 12 " comprata nel negozio “ RUN “ di Rivoli gestito da Roberto,  uno dei 6 negozi specializzati in materia ... Veri professionisti del settore. Vi allego il link ,  qui troverete sempre un Amico esperto che vi guiderà nella scelta giusta.


 Ok , domani le proviamo  per una dozzina di km.     Ciao a tutti.

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Capire l'appoggio del piede


Pronare è il modo in cui il piede si piega verso l'interno quando durante la corsa rulla a contatto del terreno. E’ un movimento naturale che aiuta a ridurre la tensione articolare. Alcune persone hanno una pronazione più accentuata di altre. Non è un difetto, ma influisce sul modo in cui si corre e può aumentare la probabilità di lesioni e la naturale pronazione diviene un fattore importante nella scelta della scarpa.

La Pronazione è il moto  di rotolamento del piede verso l’interno, subito dopo la prima fase di contatto con il terreno. Questo momento è chiamato contatto iniziale, e fa parte della fase di appoggio del ciclo di deambulazione.
Quando si corre  la pronazione aiuta ad ammortizzare il contatto iniziale, senza di essa, lo shock dell’ impatto col terreno verrebbe totalmente trasmesso alle gambe,  rendendo la normale meccanica degli arti inferiori meno efficace.
Oltre ad ammortizzare, la pronazione aiuta anche il piede a riconoscere su quale tipo di terreno ci si muove,  stabilizzando e regolando il piede al tipo di terreno.
Le calzature da running  oggi sono progettate specificamente per diversi livelli di pronazione.
Al momento dell’ acquisto delle vostre  scarpe da corsa,  il grado di pronazione è un fattore che non va trascurato. 
Il modo migliore per scoprire se un atleta  prona è quello di consultare un esperto che effettuerà un analisi del cammino per poi consigliare il modello più adatto.
Può essere utile far  vedere il  vecchio paio di scarpe,  il loro stato di usura dà un' indicazione di quanto e di come si prona. L’analisi di altri elementi oltre la pronazione, come il peso del podista, svolgono un ruolo nella scelta della scarpa migliore.
Se le suole si usurano disegnando una S rovesciata a partire dal tallone sino all’alluce è molto probabile avere un appoggio neutro.
Quando si ha un appoggio neutro è possibile utilizzare una vasta gamma di scarpe, ma quelle più indicate per la corsa sono quelle neutre che offrono ammortizzazione e sostegno.
Impronta di un corridore neutro
 La Supinazione
La  supinazione, si verifica quando il piede non prona. Il lato esterno/laterale del tallone tocca terra con un angolo maggiore, e non avviene né poca né alcuna pronazione, con conseguente trasmissione di traumatici shock alla parte inferiore della gamba. Questo caricamento laterale del piede continua per tutta la fase di contatto della rullata durante la corsa incidendo  sull’efficienza  del gesto (passo).


Supinazione
I supinatori  possono avere un eccessiva usura nella zona del tacco esterno delle loro scarpe, e la parte superiore della tomaia può risultare leggermente piegata verso l’esterno.
Poiché i supinatori  tendono ad essere più sensibili agli shock della corsa,  come fratture da stress,  dovrebbero scegliere una scarpa neutra con grande ammortizzazione.
La maggior ammortizzazione aiuterà le articolazioni a sopportare il ripetersi delle fasi d’ impatto del piede con il terreno.

Pronazione
La Pronazione è quando il piede ruota eccessivamente all’interno, o ruota in un momento in cui non dovrebbe come per esempio nella tarda fase di appoggio durante la corsa.
Pronare sposta  il carico sul  lato interno o mediale del piede, e appena il corridore  sposta in avanti il peso viene sostenuto dal bordo interno piuttosto che la pianta del piede. Questo destabilizza il piede, che tenterà di riconquistare stabilità compensando il movimento verso l'interno, in una sorta di reazione a catena, che a sua volta influisce sull'efficienza biomeccanica della gamba, in particolare del ginocchio e dell'anca.
Pronazione
Le scarpe di un pronatore  mostreranno un usura accentuata sul lato interno del tallone e sotto la pianta del piede, in particolare nell’ area dell' alluce.
I Pronatori dovrebbero prendere in considerazione l’uso di scarpe con massimo sostegno o di scarpe ammortizzate e  strutturate.
Scarpe ammortizzate e strutturate forniscono un certo grado di stabilità e ammortizzazione, mentre le scarpe con il massimo sostegno sono le scarpe più stabili che si possono trovare.
Le scarpe da corsa di entrambe le categorie, aiutano i piedi dei podisti a distribuire l'impatto della corsa in modo più efficace.




Ringraziamenti: Questo articolo è stato scritto sotto la guida di Brice Newton, Footwear Product Manager di ASICS Europe, e Simon Bartold, ASICS International Research Coordinator.  

http://www.asics.it/running/products/

domenica 16 gennaio 2011

To Love Somebody

Questo è un brano fantastico  dei Bee Gees , pubblicato nel giugno 1967, creato per l'indimenticabile Otis Redding. 
Ogni tanto devo riproporlo ... Mi piace troppo.
Una grande tristezza mi assale quando penso a Maurice, uno dei 3 Fratelli Gibb che componevano il gruppo (quello alla tastiera con il cappello)  morto improvvisamente nel 2003. Infatti poi il gruppo fu sciolto.




mercoledì 12 gennaio 2011

La Cattedrale Del Mare


Ultimamente ho letto questo bellissimo romanzo storico di Ildefonso Falcones. 
Non ho mai amato molto i romanzi , ma questo libro mi ha affascinato dal primo all’ultimo capitolo. 
La Cattedrale in questione è la stupenda chiesa gotica  Santa Maria del Mar di Barcellona che fa da cornice alla complicata vita di un servo della gleba di nome Arnau.  
Si svolge nella  Barcellona del XIV secolo  durante i lavori per la costruzione della suddetta chiesa.
Un periodo storico decisamente interessante e travagliato , oltre che ricco di temi sociali , alcuni ancora attualissimi.  
L'aristocrazia che sfrutta e umilia vergognosamente i poveri  e tra giochi di potere , guerre , fame , inquisizione , peste e razzismo si snoda la vicenda. 
In  questo variegato contesto  non mancano mai i colpi di scena e neanche i tormentati risvolti sentimentali tipici dei romanzi.
Il bravo scrittore Ildefonso Falcones , di professione  avvocato  e al suo primo libro , riesce ad  amalgamare  ottimamente tutti gli elementi  facendo entrare  il lettore con il fiato sospeso  in quel fascinoso e crudo  periodo storico.  642 pagine di buona lettura.


mercoledì 5 gennaio 2011

Avviso

Ritorno il 13 Gennaio 2011



martedì 4 gennaio 2011

Edvin Marton

 Credo sia  un vero fenomeno questo giovane compositore violinista  Ungherese.  Suona con estrema facilità qualsiasi brano e  pare giocare con il Suo meraviglioso violino Stradivari. 
Famose  le Sue esibizioni sul ghiaccio, come in questo video con lo  strepitoso  pattinatore Evgeni Plushenko.
Il bravo Marton , dotato di  grande tecnica , si distingue  per la  pulizia del suono e interpretazioni molto coinvolgenti.  I Suoi virtuosismi  creano sempre un'atmosfera in grado di far sognare il pubblico.  Impossibile non applaudirlo. Bravissimo !  Ho postato solo 3 video , ma vale la pena di guardarne anche altri.

N.B. Mi ero chiesto come potesse il ragazzo possedere uno Stradivari ?  Curiosità appagata da Wikipedia.
Nel 1996 partecipò ad una competizione Mondiale in Canada, a cui parteciparono oltre 350 violinisti. La vittoria in questa competizione consentì a Marton di ottenere la concessione per tutta la sua vita di suonare un violino Stradivari posseduto da una banca Svizzera, costruito nel 1697 e utilizzato 200 anni prima da Paganini.






domenica 2 gennaio 2011

Cenone di San Silvestro in offerta speciale

Come Vi avevo già annunciato nel post precedente, ho passato la Notte di San Silvestro al ristorante con Amici. Avevamo adocchiato il locale circa un mesetto fa , il prezzo era molto conveniente e ricco di tantissimi antipasti , 2 primi , 2 secondi , vini a volontà , musica dal vivo e ogni ben di Dio si potesse immaginare.
Ci presentiamo all’appuntamento alle 20,30 , ci fanno accomodare in un enorme salone. Il mio gruppo era formato da 20 persone e con tutti gli altri commensali per un totale di 1600 individui.
Piatti e bicchieri rigorosamente di carta , ognuno di noi a fianco del piatto, aveva una trombetta , coriandoli e stelle filanti.
Purtroppo gli antipasti erano serviti a buffet , disposti sopra un tavolo di soli 2 metri per 1 , distanziati di 30 metri dal massiccio gruppo di commensali.
Una corpulenta capo cameriera, emettendo un terrificante urlo alla Tarzan , dava inizio alle libagioni
Cose pazzesche … 1600 forsennati che correvano in direzione dei tavolini degli antipasti travolgendo tutto, persone che cadevano come birilli e venivano calpestate dalla folla affamata.
Altre persone venivano sgambettate prima di avvicinarsi al tavolo, un uomo era steso sul pavimento a pancia giù con la mano mozzata … Reo di aver tentato di prendere un’acciuga. Un’anziana Signora veniva tirata per i capelli e forchettata alla gola per un grissino.
Nel frattempo, si erano formati 2 gruppi ben distinti , con tanto di barricate formate da materassi e reti di fortuna. Bottiglie di spumante venivano svuotate e trasformate in bombe molotov e si udirono anche colpi di cannone.
Ormai l’agognato antipasto mai raggiunto, era diventato un pretesto per dare libero sfogo all’atavico desiderio di riscatto.
Dopo 73 minuti di feroce battaglia , le lasagne servite tempestivamente dalla Croce Rossa Italiana , placavano finalmente i contendenti.
La spartizione del bottino di guerra e lo scambio dei prigionieri, restituivano alla festa i suoi connotati primari .
Il resto della cena poteva così proseguire con regolarità , addirittura sfiorando eccessi di cortesie e lusinghe , quando una tartina venne offerta ad una Donna incinta.

La musica dal vivo, promessa sul depliant?… Un omino con una minuscola chitarrina elettrica, cantava seguendo una base programmata dal computer .
Nessun problema , la voglia di divertirsi ad ogni costo era troppo forte e superare questo piccolo dettaglio, una consuetudine quasi di rito.
Arriva la mezzanotte, dopo aver baciato e stretto la mano a tutti i sopravissuti , sono ritornato a casa sano e salvo. Evviva l’anno nuovo !
N.B. Naturalmente ho solo scherzato, nel ristorante ci siamo trovati benissimo , ottima cucina , cibo e bevande in gran quantità. Tornerò sicuramente altre volte.