Il temutissimo intervento al naso, di settoplastica funzionale, poliposi e sinusite è stato superato brillantemente!
Vi racconto il mio intervento del 16 giugno 2010.
Dopo una notte molto agitata mi sono presentato all'accettazione della clinica per il ricovero alle 06.45 , stranamente calmo ,visto l'agitazione dei giorni precedenti.
Sbrigate le consuete pratiche burocratiche di rito mi assegnano una camera.
Ricevo subito la visita dell'anestesista Dott. Luigi Frascarolo che dopo aver controllato tutti gli esami eseguiti precedentemente mi rassicura sorridendo.
Passano a salutarmi il Dott. Giuseppe Tabaro e Dott. Roberto Marino , mi informo subito sul loro riposo notturno , visto il violento temporale scatenatosi su Torino durante la notte , non vorrei avessero le mani tremanti proprio oggi.
Sorridendo mi dicono un ... ci vediamo in sala operatoria alle 08.00 "
Mia moglie e una dolcissima infermiera mi spogliano e mi infilano dei collants bianchi autoreggenti (antitrombo) e uno strano trasparente camice.
Pressione sangue 135/ 80 , ossigeno nel sangue 99%, un falegname chiede la mia taglia e si allontana fregandosi le mani.
Decidono di non farmi la preanestesia , in quanto a loro dire sarei calmissimo , in realtà sono solo rapito dalla mia avvenenza con le autoreggenti.
Vengo accompagnato in sala operatoria da due giocose infermiere , che per distrarmi dall'intervento gareggiano nelle corsie con altre barelle di malcapitati , raggiungo indenne la sala operatoria con il cuore in gola e una multa per eccesso di velocità.
L'anestesista mi collega al computer per monitorare il cuore e funzioni vitali , poi mi infila un ago in vena e sornionamente mormora... " Mi dica un pò la sua data di nascita? ", ricordo di aver detto solo la prima cifra e poi nanna.
Risveglio da incubo , naso completamente tamponato e gola bruciante per l'intubazione, mi viene detto di respirare con la bocca , (con cos'altro potrei respirare?).
Vengo informato del buon esito dell'intervento e riportato in camera dove la mia dolce consorte mi aspetta trepidante (eh..eh..che ci faccio io alle Donne?).
Inizio il mio calvario imprecando per il fastidio del naso tamponato , la testa sembra un vespaio e la pipì non viene.
I problemi legati alle vie urinarie dopo l'anestesia sono noti a tutti.. quindi dopo diversi e inutili tentativi improvvisamente la camera si oscurò , un' infermiera tedesca di 2 metri x uno copriva la grande finestra della stanza e urlando con voce gutturale disse ... " TU FARE SUBITO PIPI' ENTRO 2 ORE ,OPPURE IO TAGLIARE A TE PISELLO ! ! ! " Mia moglie sbiancò in volto fece il segno della croce e per salvare il salvabile mi portò subito il pappagallo , mentre mia sorella appellandosi al tribunale dei malati cercava di negoziare una meno cruenta castrazione chimica.
Dopo diversi tentativi e mia moglie che imitava il verso di tutte le fontane Italiane , finalmente con la Fontana di Trevi riuscii a svuotare la vescica...(grazie Roma).
Consegnai il pappagallo contenente il prezioso trofeo alla teutonica infermiera , che esclamando un secco e ironico " PENE " si allontanò con la sacra reliquia restituendo luce alla stanza.
N.B. Ringrazio tutti gli Amici di blogger per l'affetto dimostratomi , la mia nipotina Francesca, che ha fatto da ambasciatrice e quella Santa Donna di mia moglie che mi sopporta.
Questa sera si festeggia San Giovanni..in Famiglia i Giovanni sono due , io e la sorella di Francesca, Giovanna, cin cin !
Sono ancora sotto cura antibiotica, quindi stanco e pigro, con il web inizierò piano piano.
Un grande abbraccio a tutti ! ! !