venerdì 26 marzo 2010

La guerra che verrà

La guerra che verrà

Non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.

Bertolt Brecht

mercoledì 24 marzo 2010

amore e odio


Lunedi sera, il mio affezionatissimo Sony Vaio dopo molti anni di grande amore corrisposto.. mi ha mollato !
Si può dire che siamo cresciuti insieme,la fedeltà reciproca è sempre stata la nostra forza,mai che io abbia  desiderato un altro modello più bello, gli sono sempre stato fedele , ultimamente avevo  notato una certa indifferenza nei miei confronti,non voleva più seguirmi nei miei viaggi virtuali , spesso si impiantava  e solo eliminandogli  bruscamente l'alimentazione si dava una calmata.
Ma aimè,i miglioramenti erano solo effimeri, i capricci ormai erano diventati il pane quotidiano , inoltre i miei ricatti sull'alimentazione  mi creavano non pochi sensi di colpa.
Dovevo assolutamente prendere una decisione..ma, il coraggio nell'interrompere una relazione consolidata,non è mai stato il mio punto forte.  Mentre facevo queste congetture tra me e me,  Lui si è sentito male e mi ha lasciato,era tutto nero e non dava più segni di vita, ho fatto di tutto per rianimarlo...ma niente è servito..ho caricato in macchina il suo corpo senza vita e velocemente mi sono recato a Torino in un centro specializzato.

Diagnosi ..Hard Disk  danneggiato e scheda Ram bruciata..con 105 € mi sono riportato a casa il computer sano come un pesce.   Risultato..2 giorni in bianco e diverse ore per reinstallare tutti i programmi e aggiornamenti.. Che vitaccia la convivenza!

domenica 21 marzo 2010

Maratona di Roma


Tutti pronti: si parte. Alle 9 atleti e appassionati invaderanno la Capitale per la sedicesima edizione della Maratona di Roma e già molte strade ieri erano state transennate. La competizione, con partenza e arrivo da via dei Fori Imperiali, inizia con la gara per i disabili, dopo cinque minuti sarà dato il via alla maratona di oltre 42 chilometri e alle 9.15 sarà la volta della FunRun, la stracittadina di quattro chilometri. Attese, nel complesso, circa 100mila persone.
I miei più calorosi auguri a tutti i concorrenti ,con un pò di invidia.
Augurissimi  alla Carissima Amica di blogger Alessandra Lace,che partecipa per la prima volta ad una Maratona..forza Alessandra!!!
http://ilmiracolodeifili.blogspot.com/

giovedì 18 marzo 2010

Risate

Video da non perdere, sposa troppo simpatica!

mercoledì 17 marzo 2010

Test del bacio

Vi propongo un video molto esilarante


giovedì 11 marzo 2010

La marcia del sale

Anniversario.. la forza della non violenza
12 marzo  1930, la marcia del sale manifestazione nonviolenta  che si svolse India ad opera del Mahatma Gandhi
Fu una grande  protesta contro la gravosa tassa sul sale, imposta dagli inglesi al popolo indiano. Consistette in una marcia di oltre duecento miglia a piedi da Ahmedabad a Dandi, nello stato del Gujarat, sull'Oceano Indiano, con lo scopo di raccogliere un pugno di sale dalle saline, rivendicando simbolicamente il possesso di questa risorsa al popolo indiano.

La sera prima della partenza, Gandhi parlò di fronte a migliaia di persone invitando, anche se quella probabilmente sarebbe stata l'ultima sua preghiera, a continuare a lottare senza mai ricorrere alla violenza.

La marcia a piedi si svolse per 24 giorni, arrivando alle saline di Dharasana con migliaia di persone. Gandhi raccolse il pugno di sale. La polizia era presente sul posto per sedare la rivolta e si oppose all'avanzata dei manifestanti con duri colpi di sfollagente, ma i manifestanti continuarono ad andarle incontro, subendo i colpi senza reagire, subito sostituiti da altri quando cadevano, finché la polizia stessa non si arrese.

C'è ne fossero di Gandhi  !

martedì 9 marzo 2010

attimi di poesia

Sonetto 43

Più socchiudo gli occhi meglio essi vedono,
poiché tutto il giorno osservano cose indegne;
ma quando dormo, nei sogni essi vedono te,
e, oscuramente luminosi, sono luminosamente
diretti nel buio.

E tu, la cui ombra rende lucenti le ombre,
quale felice spettacolo formerebbe la forma
della tua ombra
al chiaro giorno con la tua luce molto più chiara,
se a occhi ciechi la tua ombra splende così tanto!

Come sarebbero beati gli occhi miei, io dico,
guardandoti nel vivo giorno,
se nella morta notte la tua bella vaga ombra
nel sonno profondo appare a occhi spenti!

Tutti i giorni sono notti finché no ti vedo,
e le notti sono giorni splendenti quando i sogni
ti mostrano a me.

William Shakespeare




sabato 6 marzo 2010

Buon Weekend

martedì 2 marzo 2010

La leggenda di Re Laurino

 ROSENGARTEN IL GIARDINO DELLE ROSE

Laurino era il re dei nani e aveva il suo regno sulle montagne delle Dolomiti. Di lui si innamorò nascostamente la valchiria Sittlieb, che era al suo servizio come cavaliere e per lui creò nel suo giardino il più bel roseto che mai si fosse visto. Ma Laurino si era innamorato di Similde, una fanciulla nobile, così bella, che per darla in sposa il padre indisse un torneo, al quale re Laurino fu escluso perché era un nano. Laurino non potendo rinunciare alla donna che tanto amava, indossò il cappello dell'invisibilità e la rapì. La condusse nel suo castello e la rinchiuse nel bellissimo roseto colmandola di attenzioni. Sittlieb saputa l'intenzione di Laurino di sposare un'altra donna, fuggì col cuore infranto e si recò da una maga per farsi fare un sortilegio e poter diventare come un uomo, ma la magia prevedeva che non sarebbe mai più potuta tornare nel giardino da lei creato o avrebbe perso la vita.Mentre Similde era prigioniera nel roseto di Laurino, Hartwig, il cavaliere che l'aveva protetta nel bosco una volta che lei si era persa e che di lei era innamorato, partì alla volta del giardino per liberarla. Al suo ingresso trovò delle ninfe che gli dissero che solo un bambino o un giullare sarebbero potuti entrare nel giardino e si aspettavano da lui un canto. Il giardino, infatti, era circondato da un sottile filo di seta, e chiunque l'avesse sfiorato, avrebbe fatto accorrere tutta la guardia di re Laurino. Egli declamò la poesia per Similde e gli fu detto il vero motivo per il quale era stata rapita. Non essendo in grado di fare nulla per lei, decise di tornare dal suo padrone e raccontare la verità, che Similde sarebbe stata liberata, qualora a Laurino fosse stato dato modo di partecipare al torneo con l'imparzialità che si doveva ai cavalieri. Nel frattempo Sittlieb era entrata a far parte della corte di Re Teodorico come guerriero del re. La magia e il fatto che ella non si non toglieva mai l'elmo le permisero di non essere riconosciuta come la valchiria che aveva lavorato per il re dei Nani. Il Conte, padre di Similde, sdegnato, non aveva comunque voluto accettare la partecipazione di Laurino al torneo, e Hartwig si vide costretto a chiedere l'aiuto di Re Teodorico per liberare Simile. Teodorico accettò, considerando una facile l'impresa di penetrare nel regno dei nani per liberare la fanciulla, pur sapendo che Laurino era in possesso di arti magiche, quali una cintura che gli dava la forza di dodici uomini, una corazza impenetrabile e il cappello che lo rendeva invisibile, grazie al quale aveva appunto rapito la fanciulla. La via d'accesso per i monti del Rosengarten era nota per essere inaccessibile, ma il cavaliere con l'elmo disse di esserci già stato. Re Teodorico decise che sarebbe stato lui a guidarli, e lo obbligò anche quando il cavaliere si mostrò contrario predicendo la propria morte. Giunti al roseto, Teodorico, tagliò il filo di seta che lo circondava, e subito gli apparve davanti re Laurino in persona che iniziò con lui un duello cruento. Re Laurino si fece invisibile e si avvantaggiò, ma Re Teodorico riuscì ad afferrarlo, e togliendoli cintura, cappuccio e armi, lo sottomise. Liberata Similde, ella disse che re Laurino era di nobile animo e che l'aveva trattata sempre con cura e amore. Chiese così a Re Teodorico di noti umiliarlo oltre e di lasciarlo andare. Questi allora tese la mano a Laurino e gli offrì la pace. Fu organizzato un grande banchetto nel salone nella cavità delle montagne.Ma dopo la mezzanotte, quando tutti erano andati a dormire, un minatore svegliò Laurino, perché un cavaliere del re Teodorico si aggirava per il roseto con l'intento di penetrare nelle montagne con intenti malvagi. Subito i nani lo fronteggiarono, ma i rumori destarono Re Teodorico che pensò ad un tranello e fece brandire ai suoi le armi. Laurino pensò allora ad un'intesa tra Teodorico e il cavaliere contrario alla pace e quindi si riaprirono le ostilità. Ancora una volta gli uomini di re Teodorico avevano avuto la meglio, ma il cavaliere con l'elmo pretendeva la libertà di re Laurino arrivando a sfidare lo stesso re Teodorico a duello. Ferito, gli venne tolto l'elmo e si scoprì che era una donna, la valchiria Sittlieb, che rimasta fedele a re Laurino stava morendo a causa del sortilegio. Nel frattempo Hartwig aveva portato al sicuro Similde, promettendole di difenderla per sempre, proposta che Similde accettò e visse così il resto della sua vita felice accanto al cavaliere che l'aveva salvata. Terminò così la guerra nel roseto e re Laurino fu condotto prigioniero da re Teodorico. Dopo un lungo periodo Laurino riuscì però a liberarsi e a tornare alle sue montagne ove, colto da profonda tristezza, e non trovando più i suoi, fece pietrificare il roseto intero e pronunciò una formula magica in forza della quale le rose non potevano essere più viste né di giorno, né di notte. Ma dimenticò il crepuscolo, perciò da allora ad ogni tramonto, riappaiono tutte le rose tingendo di un meraviglioso rosa l'intera montagna, chiamata appunto Rosengarten.


lunedì 1 marzo 2010

Quattro risate