lunedì 18 gennaio 2010

Hachiko - Il tuo migliore amico


                                                                                   

Sabato scorso ho visto il film " Hachiko - Il tuo migliore amico " con Richard Gere, il film  mi è piaciuto molto, anche se troppo, troppo commovente. 
Il film è tratto da una vicenda vera ...eccola.

Hachikō nacque in una fattoria di Odate, , il 10 novembre 1923, Era un esemplare maschio di Akita bianco. All'età di 2 mesi, venne adottato da  un professore universitario del dipartimento agricolo di Tokio, che lo portò con sé nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professore,pendolare, per esigenze di lavoro, si dirigeva alla stazione di Shibuya  per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone rientrava dalla giornata lavorativa. 

Il 21 maggio 1925 il  Professore morì di ictus mentre era all'università. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione per le 3 del pomeriggio (l'orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professore non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione diShibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo, offrendogli cibo e riparo.

Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō; molte persone cominciarono ad andare a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare. Nonostante il passare degli anni e il progressivo invecchiamento, il cane continuò comunque a recarsi alla stazione, esclusivamente la sera, quando il suo padrone sarebbe dovuto arrivare. Nell'aprile 1934 , venne realizzata, ad opera dello scultore     Teru Andu, una statua in bronzo con le sue sembianze, posta nella stazione di Shibuya ; un'altra simile venne eretta ad Oldate , la sua città natale; lo stesso cane fu presente all'inaugurazione.



L'8 marzo 1935 Hachikō morì di filariasi all'età di 12 anni, dopo aver atteso ininterrottamente per ben 10 anni il ritorno del suo padrone. La sua morte impietosì la comunità nipponica; la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo reiterato gesto di fedeltà nei confronti del padrone.

Durante la seconda guerra mondiale, il governo giapponese, necessitando quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, sempre nello stesso posto di quella precedente.

Nonostante il corpo di Hachikō sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza a nordovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professore. L'8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, alla quale partecipano vari amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione.





  Hachikō esposto al Museo di Shibuya

15 commenti:

Gabry ha detto...

Ho visto il trailler di questo film e spero di poterlo andare a vedere al più presto.... la fedeltà dei nostri amici animali dovrebbe farci riflettere ... loro in cambio non chiedono nulla se non quello stesso amore incondizionato che donano a noi.

Un abbraccio Adamus e buona giornata!

alessandra ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
alessandra ha detto...

Ancora non ho visto il film, ma mi hai dato uno spunto e lo cercherò,voglio vederlo !
Conoscevo la storia di Hachiko, è estremamente toccante, induce a riflettere; peccato che gli animali non possano parlare,vorrei capire quali sono le forze e le energie che alimentano la loro fedeltà,il loro amore incondizionato .
Mi rendo sempre più conto di quanto sia imperfetto l'uomo.

Un bacio grande Adametto caro .

(^_^) ha detto...

Mi hai ricordato il cane che avevamo da piccole. Aveva fatto chilometri per ritornare a casa. E il gatto di mio padre, che quando sono morti loro, si é lasciato morire.
Gli animali sono delle anime che danno la propria vita per noi, lo sento quando sto male e la mia gatta viene e si poggia sul mio seno finché non sto meglio. Poi si sdrai sotto i miei piedi.
L'adoro!
ciao
Lilly

Linasolopoesie ha detto...

Adamus
Come sempre i tuoi post sono belli da leggere .
La storia di questo fedele cane Hachiko.
E una storia che commuove solo a chi come noi ama gli animali e trovo che è una delle storie più belle che io abbia mai sentito sui poveri sugli animali .
Al di là di alcune interpretazioni di questa storia che una mia amica mi ha raccontato, in ogni particolare e trovo conferma nel tuo post .
Però non credo che andrò a vedere il film perchè so che soffrirei molto, anche perchè al solo sentirmela raccontare mi viene da piangere .
Perchè anch'io ho un cane , fu abbandonato 13 anni fà e se penso che un giorno potrebbe morire .... Non oso nemmeno pensarlo.
Era la mia prima esperienza come rapporto con
un cane .Mi innamorai di lui , lo trovai bello anche se non era di razza essendo un meticcio .....non di moda .
E stata un esperienza stupenda . Che dire di più .La fedeltà di un cane nei confronti del padrone è qualcosa di prezioso e noi per questo dovremmo imparare da loro che sono e saranno sempre i nostri migliori amici,
l'amore che ci sanno dare ,non ha compromessi.
E questa storia commovente e drammatica c'è lo insegna, esalta il valore dell’amore incondizionato e della fedeltà che un animale (cane o gatto che sia) verso l’uomo.
Auguri di presta guarigione per la tua sinusite .
UN ABBRACCIO GRANDE LINA

Sol Piccola ha detto...

Ciao Adamus, grazie per esser passato da me.
Non ho visto questo film, spero di poterlo andare a vedere.
Ti auguro una dolce sera
un bacio ed un tenero abbraccio ;)

Paola C. ha detto...

Ciao Adamus , andrò a vedere il film perchè amo tantissimo i cani ed ho sofferto tanto per il mio che ho perso nel 2002 , in un incidente automobilstico .
Grazie per il post , molto bello !!!
Con affetto
Paola

Nonna Gianna ha detto...

Ciao adamus,bellissimo questo post,e come
descrivi questa meravigliosa vicenda.
un abbraccio a tutti Gianna.

pasticcino ha detto...

Caro AdamJo,
non mi stupisce affatto questa bellissima storia.
Ho sempre avuto cani e gatti e, so che mi crederai, nessuno di Loro mi ha MAI deluso per quanto riguardava affetto e devozione...MAI.. e so che da Loro puoi aspettarti tanto, tantissimo amore in cambio di poco...
Una volta in aereo non volevano che tenessi sulle gambe il trasportino con la mia piccolina (a quell'epoca era poco più che un batuffolo bianco) perchè, sosteneva la Hostess, in caso di incidente non avrei potuto salvarmi in fretta, avrei dovuto perdere tempo a "buttare via" il trasportino con "l'animale" !!!!!!!!
Sono stata irremovibile come se fossi cementata al sedile e ho preteso di parlare col Comandante.
Per fortuna che, almeno lui, era una persona con la testa e soprattutto con il cuore e quando è arrivato e ha saputo ha dato una girata alla hostess, una carezza alla mia piccola e si è scusato con me dicendo che chi non ha mai avuto una bestiola tra le braccia non può capire che Loro sono AMORE PURO!
Ti abbraccio forte caro e sensibilissimo Fratellone...

Mena ha detto...

Caro ,
io non ho animali ma li adoro e io piaccio molto agli animali. Non ci sono dubbi un cane non dimentica il suo padrone ma tanti padroni si dimenticano dei loro amici a quattro zampe troppo a cuor leggero.
Baci a te e alla tua famiglia

Felinità ha detto...

Sto per vederlo in questi giorni il film, e malgrado io non pianga mai per le mie cose, basta un animale per farmi diventare una fontana, non oso pensare le mie lacrime alla visione. Un racconto bellissimo, tenero, commovente e di grande insegnamento. Un bacione e carezze a tutti i nostri amici con coda,e pellicce e piume, e scaglie e .......

marinella ha detto...

Ciao, conoscevo la storia, infatti mi sono rifiutata di andare a vederlo al cinema, piango troppo, poi odio uscire con gli occhi gonfi. Non ci posso proprio riuscire, aspetterò che arrivi in TV e poi deciderò se soffrire per vederlo o meno. Ciao a presto

Gianna ha detto...

Adam conosco la storia e solo a ricordarla mi commuovo, figurati a vevere il film...
Baci

Nicole ha detto...

Leggo sempre le recensioni dei film...Chiamami vigliacca, ma non credo lo vedrò. Credo mi svenerei...Al solo pensiero di perdere Ciccio, sto male. Non considerarmi esagerata, ma Ciccio in questo momento della mia vita rappresenta il mio focalare.

Anonimo ha detto...

Ciao Adamus.
Mi hai fatto venire gli occhi lucidi di prima mattina.
Non conoscevo la storia.
Ducas