giovedì 28 gennaio 2010

una poesia per Haiti

  
  Inferno ad  Haiti
 Terra insanguinata,urli soffocati da calce,
   sogni  e ricordi cancellati in un attimo,
 il manto della sventura colora di nero l'alba,
ogni dimora  violata dal suolo  tremante,
 cuori  spezzati, dolore, morte, voci di terrore
 assordano orecchie già provate, la falce
  imperversa sicura, prendendosi
  vite innocenti  spogliate di tutto,
sangue,sangue e ancora  sangue,
un pianto  rompe il silenzio di morte,
dalle macerie fumanti, due occhi di Bimba
  rivedono la luce , lacrime di gioia solcano
gote annerite..  la speranza  ritorna !
adamus 28/01/2010

martedì 26 gennaio 2010

Giorno della memoria

Olocausto, l'orrore da non dimenticare
La liberazione dei prigionieri di Auschwitz data simbolo della Shoah: Si celebra il Giorno della Memoria mentre nel mondo c'è ancora chi vuole considerare il genocidio degli ebrei un'invenzione.

L’Italia ricorda. Il 27 gennaio l’Olocausto degli ebrei, entra nelle scuole, nei musei, nelle piazze dove si svolgeranno comizi e manifestazioni. Un dovere, ricordare.

Ricordare perché non accada mai più. Questo il senso della «Giornata della memoria», un evento che si celebra contemporaneamente in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti. Il 27 gennaio è una data altamente simbolica: nel 1945, infatti, le avanguardie delle truppe sovietiche raggiunsero il campo di concentramento di Auschwitz (l'odierna Oswiecim, in Polonia). Per la prima volta, l'orrore della «Soluzione finale» escogitata da Hitler e dai suoi gerarchi per liberarsi, una volta per tutte, della «questione ebraica», apparve nella sua banale, allucinante realtà. Ad Auschwitz trovarono la morte, uccisi nelle camere a gas o dagli stenti, quattro milioni di uomini, donne, bambini. Quasi tutti ebrei. Ma furono sterminati anche zingari, omosessuali, testimoni di Geova, oppositori politici e altri «nemici» del Reich millenario. Nel complesso, le vittime della Shoah, o Olocausto, furono circa sei milioni.








OLOCAUSTO, LA VERGOGNA DELL'UMANITA' !

lunedì 25 gennaio 2010

Demetrio Stratos

 Il Genio della voce..una delle voci rock più innovative degli anni 70,dai vocalizzi spinti ai limiti delle possibilità, alla potenza interpretativa della rabbia degli anni 70, la voce coltivata come uno strumento,tutto questo fa di demetrio Stratos un Artista memorabile, che va oltre qualunque confine di genere e di mercato, notevole anche il suo impegno politico.
La sua massima esibizione vocale raggiunse i 7000 Hz, pensate che un Tenore raggiunge mediamente 523 Hz. , una Soprano arriva a 1046 Hz.   
Purtroppo l'indimenticabile  Demetrio Stratos,muore a soli 34 anni , per una gravissima forma di anemia.



Demetrio Stratos nacque ad Alessandria d'Egitto il 22 aprile 1945 da una famiglia di origine greca. Tredici anni di vita li passò in quella città multietnica, studiando pianoforte e fisarmonica al prestigioso Conservatoire National d'Athènes (Conservatorio). Essendo di famiglia ortodossa, fin da piccolo poté assistere alla musica religiosa bizantina, oltre che alla musica araba tradizionale. Più tardi riconobbe che la nascita ad Alessandria lo faceva sentire come un facchino in un albergo internazionale, in grado di vivere l'esperienza dei viaggiatori e di assistere al traffico di culture in quel Mediterraneo, ricco di diverse etnie e crocevia di intense pratiche musicali. A causa del colpo di stato di Nasser in Egitto, la famiglia lo mandò nel 1957 a studiare a Cipro, nel Catholic College of the Holy Land (Collegio Cattolico di Terra Santa) di Nicosia, dove lo raggiunse due anni dopo.

Nel 1962 si trasferì a Milano dove si iscrisse alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Fu in questa città, nel 1966, dopo aver già formato nel 1963 un gruppo musicale studentesco di soul, blues e rhythm and blues e aver fatto esperienza in diversi studi di registrazione, che Demetrio Stratos si unì come pianista e voce solista al gruppo beat de I Ribelli con i quali resterà fino al 1970 e con cui registrerà svariati 45 giri di successo, come Pugni chiusi, Chi mi aiuterà e Oh Darling!, e un LP.

Dopo l'esperienza dei Ribelli, pubblica nel 1971 un 45 giri per l'etichetta Numero Uno di Lucio Battisti, e fonda nel 1972 il gruppo degli Area,
A lato della discografia ufficiale degli Area, per cui Stratos è ricordato, Stratos coltivò un'importante esperienza solista con una notevole discografia perlopiù centrata su sperimentazioni e ricerche vocali. Il suo studio della voce come strumento, memore dell'esempio dei vocalist più avanzati della musica neroamericana come Leon Thomas, lo portò in seguito a raggiungere risultati al limite delle capacità umane: nella sua massima esibizione raggiunse i 7000 Hz (un "normale" tenore può arrivare mediamente ai 523 Hz, mentre un soprano - quindi una donna - può raggiungere i 1046 Hz) ed era in grado di padroneggiare diplofonie, trifonie e quadrifonie (due, tre e quattro suoni contemporaneamente emessi con la voce). Compì ricerche di etnomusicologia ed estensione vocale in collaborazione con il CNR di Padova e studiò le modalità canore dei popoli asiatici. Grazie alle già notevoli doti innate, alle tecniche acquisite, e agli studi del Cnr, riuscì a raggiungere risultati che rimangono ancora ineguagliati. Nel 1974 prese parte a tournée e festival in Francia, Portogallo, Svizzera e Cuba; a Cuba ricevette l'invito dal Ministero della Cultura ad incontrarsi con la Delegazione di musicisti della Mongolia per partecipare a un dibattito sulla vocalità dell'Estremo oriente; Stratos si era infatti progressivamente inoltrato nel misterioso mondo dei suoni riprendendo ed ampliando un vasto discorso sul significato della voce nelle civiltà orientali e medio-orientali.
Nel 1978 lasciò gli Area per dedicarsi esclusivamente alla ricerca vocale. In quest'anno accrebbe la sua fama internazionale partecipando, su invito di John Cage, a concerti tenuti al Roundabout Theatre di New York; è proprio di questo periodo "Event" con Merce Cunningham e la Dance Company, eseguito con la direzione artistica di Jasper Johns, quella musicale di Cage e la collaborazione di Andy Warhol per i costumi.
Morì prematuramente al Memorial Hospital di New York, all'età di 34 anni, colpito da una gravissima forma di anemia aplastica (ma la causa diretta della morte fu un collasso cardiocircolatorio) il 13 giugno 1979, alla vigilia del grande concerto di Milano, promosso per raccogliere fondi per garantirgli la costosa degenza.
La sua morte sconvolse tutto il mondo dello spettacolo e non solo gli ambienti della musica sperimentale, che riconoscevano nell'artista il loro esponente di spicco, in grado di suscitare l'attenzione di numerosi programmi mediatici, solitamente non sensibili alla musica alternativa.
Il concerto si tenne comunque ugualmente, e la registrazione venne pubblicata sul doppio album 1979 Il concerto - Omaggio a Demetrio Stratos, pubblicato dalla Cramps.

La sua salma è conservata nel cimitero del piccolo borgo di Scipione Castello, località nel comune di Salsomaggiore Terme (PR), che dal 2000 organizza tutti gli anni un week end di concerti dedicati all'artista.
A Demetrio Stratos è intitolato l'auditorium degli studi di Radio Popolare, a Milano.

venerdì 22 gennaio 2010

Muse

Band molto interessante.. io vecchio rocckettaro anni 70, mi inchino davanti alla Bravura di questo giovane gruppo, seguite il video con attenzione, sono 7 minuti di pura energia crescente.....assolutamente da non perdere !


I loro concerti sono pieni di forza prorompente,  stile musicale molto eclettico,raccoglie più influenze, elettronica, heavy metal, progressive rock,spesso caratterizzati da una vera sinfonia orchestarale la maggior parte dei testi sono realizzati dal Leader Matthew Bellamy,Cantante,pianista e chitarrista virtuoso e
trattano temi riguardanti apocalisse, guerra, vita, universo, politica e religione. I Muse nascono nel  1992, dall'incontro di due gruppi musicali: i Gothic Plague  di Matthew Bellamy e Dominic Howard e i Fixed Penalty in cui suonava Christopher Wolstenholme come batterista. Bellamy convinse Christopher ad abbandonare il ruolo di batterista e ad entrare, come bassista, nella sua band. Nella loro carriera musicale i Muse hanno vinto numerosi premi, . La maggior parte dei premi sono stati loro attribuiti per le performance dal vivo. Hanno inoltre partecipato alla campagna della Teenage Cancer Trust, che si occupa della ricerca per la lotta contro la leucemia giovanile e hanno fatto parecchi concerti, devolvendo buona parte dei fondi raccolti a tale associazione, Il 25 settembre 2008 tutti e i tre componenti della band sono stati insigniti del Dottorato Onorario nella facoltà di belle arti della Plymouth University.
Il gruppo ha venduto fino ad oggi circa 12 milioni di copie in tutto il mondo
     La formazione attuale:
     Matthew James Bellamy - voce, chitarra elettrica, pianoforte e tastiere
     Christopher Anthony Wolstenholme - basso elettrico, 2ª voce e chitarra
     Dominic James Howard - batteria e percussioni

Fonte Wikipedia




giovedì 21 gennaio 2010

Due Poesie d'Autore






Oggi non ho molta voglia di scrivere..ho chiesto
 aiuto a due vecchi Amici eh..eh..

IL PIÙ BELLO Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.  
NAZIM HIKMET
 


ALL'AMATA 

Se leggi questi versi, 
dimentica la mano che li scrisse: 
t'amo a tal punto 
che non vorrei restar 
nei tuoi dolci pensieri, 
se il pensare a me 
ti facesse soffrire.  
William Shakespeare







 




lunedì 18 gennaio 2010

Hachiko - Il tuo migliore amico


                                                                                   

Sabato scorso ho visto il film " Hachiko - Il tuo migliore amico " con Richard Gere, il film  mi è piaciuto molto, anche se troppo, troppo commovente. 
Il film è tratto da una vicenda vera ...eccola.

Hachikō nacque in una fattoria di Odate, , il 10 novembre 1923, Era un esemplare maschio di Akita bianco. All'età di 2 mesi, venne adottato da  un professore universitario del dipartimento agricolo di Tokio, che lo portò con sé nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professore,pendolare, per esigenze di lavoro, si dirigeva alla stazione di Shibuya  per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone rientrava dalla giornata lavorativa. 

Il 21 maggio 1925 il  Professore morì di ictus mentre era all'università. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione per le 3 del pomeriggio (l'orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professore non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione diShibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo, offrendogli cibo e riparo.

Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō; molte persone cominciarono ad andare a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare. Nonostante il passare degli anni e il progressivo invecchiamento, il cane continuò comunque a recarsi alla stazione, esclusivamente la sera, quando il suo padrone sarebbe dovuto arrivare. Nell'aprile 1934 , venne realizzata, ad opera dello scultore     Teru Andu, una statua in bronzo con le sue sembianze, posta nella stazione di Shibuya ; un'altra simile venne eretta ad Oldate , la sua città natale; lo stesso cane fu presente all'inaugurazione.



L'8 marzo 1935 Hachikō morì di filariasi all'età di 12 anni, dopo aver atteso ininterrottamente per ben 10 anni il ritorno del suo padrone. La sua morte impietosì la comunità nipponica; la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo reiterato gesto di fedeltà nei confronti del padrone.

Durante la seconda guerra mondiale, il governo giapponese, necessitando quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, sempre nello stesso posto di quella precedente.

Nonostante il corpo di Hachikō sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza a nordovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professore. L'8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, alla quale partecipano vari amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione.





  Hachikō esposto al Museo di Shibuya

sabato 16 gennaio 2010

Haiti Bimba salvata


Winnie, 18 mesi, è salva. 'Per miracolò, la bimba è stata estratta viva, dopo tre giorni, dalle macerie di Port-au-Prince devastata dal terremoto. È stata una troupe televisiva a tirarla fuori dai resti della sua casa crollatale addosso quando la terra ha tremato ad Haiti, martedì pomeriggio. È stata la sua voce, il suo lamento a salvarla. La gente sul posto ha attirato l'attenzione degli operatori di una tv australiana che si trovavano nei paraggi, e che si sono messi subito a scavare a mani nude tra i resti della casa. Ci sono voluti 45 minuti per raggiungere la piccola Winnie. L'hanno tirata fuori, sta bene. Ad accoglierla tra le braccia, viva, c'è uno zio, Franz. I genitori di Winnie si crede siano morti nel crollo sella stessa casa. Lo zio, raggiante e commosso, è pieno di gratitudine per coloro che hanno tratto in salvo la piccola. «È solo lei quella eroica - ha reagito Deiby Celestino, uno dei soccorritori - ha lottato per tre giorni».
Dona 2 euro, con un  SMS da cellulare personale TIM e VODAFONE o chiamando da rete fissa TELECOM ITALIA.  GRAZIE.

venerdì 15 gennaio 2010

Inferno a Haiti


Le parole non servono.......... servono i fatti 
Dona 2 euro, con un  SMS da cellulare personale TIM e VODAFONE o chiamando da rete fissa TELECOM ITALIA.  GRAZIE.

mercoledì 13 gennaio 2010

l'importanza della mail


Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft.
L'addetto del dipartimento del personale gli fa fare un test per spazzare il pavimento, poi lo intervista e alla fine gli dice:
"Sei assunto, dammi il tuo indirizzo e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare."
L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, ne' tanto meno la posta elettronica.
Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.
L'uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 $ in tasca.
Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di pomodori.
Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l'operazione altre 3 volte si ritrova con 160$. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera, parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale.
In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d'occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne. Nel giro di 5 anni il tipo e' il proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti.
Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia. Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la proposta, lui risponde che non ha il computer ne' l'e-mail. "Curioso - osserva l'assicuratore - avete costruito un impero e non avete una e-mail, immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer!!!!".

L'uomo riflette e risponde: "Sarei l'uomo delle pulizie della Microsoft".

Apocalyptica


Nothing Else Matters , stupendo brano dei Metallica..suonato in modo molto originale, dai grandissimi Apocalyptica.

domenica 10 gennaio 2010

Sand Creek





Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
C’erano solo cani e fumo e tende capovolte
Tirai una freccia in cielo per farlo respirare
Tirai una freccia al vento per farlo sanguinare
La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek
Fabrizio De Andrè

Nell'ottobre del 2000 il Congresso degli Usa chiede scusa agli Indiani per la strage del Sand Creek del 29 novembre 1864, quando un gruppo armato di truppe irregolari del Colorado massacrò un tranquillo accampamento Cheyenne a Sand Creek, infliggendo gravissime mutilazioni sessuali su uomini, donne e bambini.

 il Fatto

Il campo Cheyenne che si trovava in un'ansa a ferro di cavallo del Sand Creek a nord del letto di un altro torrente quasi secco. Vi erano quasi seicento indiani nell'ansa del torrente, due terzi dei quali donne e bambini. I capi dei Cheyenne erano Pentola Nera, Antilope Bianca, Copricapo di Guerra. Poco distante vi era il campo Arapaho di Mano Sinistra.
All'alba del 29 novembre 1864, il colonnello Chivington fece circondare l'accampamento, nonostante gli accordi presi e anche se nel mezzo del villaggio sventolava la bandiera americana, comandò l'attacco contro una popolazione inerme che quasi niente fece per reagire. Gli episodi sconvolgenti - come venne testimoniato dagli stessi indiani e da molti altri bianchi che parteciparono al massacro - non si contarono. Gli uomini vennero scalpati e orrendamente mutilati, i bambini usati per un macabro tiro al bersaglio, le donne oltraggiate, mutilate e scalpate.

Purtroppo, queste grandi vergogne della storia..come quella dello sterminio degli Ebrei..non ci hanno insegnato molto..i deboli è indifesi continuano a subire.

 

 

giovedì 7 gennaio 2010

Balene in pericolo


 Battaglia al largo del mare Antardide, il Trimarano  " l' Ady Gil "della Sea Shepard è stato speronato e affondato dai cacciatori di balene Giapponesi..fortunatamente, i 6 Uomini dell'equipaggio sono stati salvati dalla nave appoggio.
Ovviamente gli ambientalisti della Sea Shepard sono dei grandi rompiballe per i cacciatori di balene..ma viene da pensare come mai..il Giappone continua ad aggirare la moratoria internazionale del 1986 a difesa delle balene..con la ridicola copertura di " caccia scientifica ". è una vera vergogna..e anche antieconomico..molti studi hanno evidenziato che le balene valgono più da vive che da morte..l'osservazione delle balene attirano  in tutto il mondo tra i 9 e 11 milioni di Persone l'anno, con un giro di affari 1,5 miliardi di dollari.Molto di più di quanto vale la carne prodotta , che resta in gran parte nelle celle frigorifere.

Quindi.. cosa aspettiamo a farla finita con questa inutile strage ?

 La " Sea Shepard " chi sono..   è un'organizzazzione americano-olandese fondata nel 1977. i membri si definiscono eco-pirati ..si battono per tutelare le specie marine, chiedendo rispetto delle leggi e trattati internazionali. L'imbarcazione speronata l'Ady Gyl è una grave perdita per gli ambientalisti della Sea Shepard , il suo valore era di circa 2 milioni di dollari...anche le balene piangeranno la perdita.

sabato 2 gennaio 2010

antica passione


Quando la vidi mi innamorai subito di Lei, non avevo alternative, sentivo che sarebbe stata una passione intensa e coinvolgente, nonostante queste premesse, mi abbandonai ugualmente al destino dei sensi, mi avvicinai delicatamente, poi visibilmente eccitato dal suo fascino prorompente tralasciai i preliminari, adagiandomi su di Lei ebbi subito modo di scoprire la dolcezza delle sue vibrazioni e dopo intense e furtive carezze ,presi coraggio e accelerai sicuro di contenere il suo ardore e poi ,via ..via ..come il vento che corre sulle scogliere bagnate , furono attimi di indescrivibile passione..Lei senza mai indugiare rispondeva a tutte le mie sollecitazioni..ormai ero preda felice del suo ritmo incalzante, il mio respiro ritmico e veloce tradiva la mia emozione.. un meraviglioso sogno si stava realizzando dominato dalla forza di Lei , ma.. all'improvviso.... un agghiacciante fischio echeggiò severo e pose fine al mio meraviglioso sogno.....un autovelox mi immortalò con la mia splendida motocicletta appena comprata....che sfiga!
adamus 02/01/2010