venerdì 31 dicembre 2010

Notte di San Silvestro



Cari Amici di Blogger, Vi auguro una bellissima festa di capodanno. Divertitevi molto questa notte, gli altri 364 giorni non promettono molto bene.
Ho prenotato un intrigante  cenone  al ristorante con Amici, potrò finalmente dedicarmi ai piaceri della carne, eh.. eh.. vegetariano pentito.
Seguiranno brindisi , giochi , danze e trenini vari , io mi piazzerò sempre nel vagone di coda ... Non si sa mai! 

Nel ballo  sono molto portato , ho solo bisogno di una Dama molto robusta. Nel latino americano  mi muovo con la flessibilità di Pinocchio .  Sono bravissimo nel ballo del mattone, in quanto posso addormentarmi appoggiato alla morbidezza della mia Dama.
Comunque vada , ritornerò a casa alle 5 del mattino, con il cerchio alla testa , una trombetta in mano e la faccia da ebete.  


Evviva il 2011,  bevetevi un bicchierino con me !

 Augurissimi di cuore a tutti.  :-))

giovedì 30 dicembre 2010

martedì 28 dicembre 2010

TeleTu , appello informativo grazie.

 Da sempre sono con la  Telecom , attualmente con il profilo Alice casa ,Adsl 7 mega senza limiti più telefonate numeri fissi nazionali senza limiti. Il tutto a 45 euro al mese,  servizio abbastanza buono,anche se non ancora perfetto.
Sono stato contattato da una operaratrice di TeleTu , mi ha proposto le stesse condizioni di Telecom. 
A  19 euro al mese per 12 mesi ,successivamente 38 euro al mese.
Come potete notare il risparmio è molto consistente...Ma il servizio come sarà??? 
Non vorrei passare dalla padella alla brace! Potete aiutarmi ? grazie!
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Per Francy , 04/01/ 2011
Nota bene il mio angolino in mansarda. A sinistra sul modem l'amico Ludvig,al centro sul desktop ,l'amica Francy, a destra appoggiato alla stampante il vinilico di Karajan e Géza Anda. 
 Tutto un pò offuscato, questa mattina c'è poca luce e il flash non ha funzionato.
Ciaooooooooooo !

giovedì 23 dicembre 2010

Auguri a tutti

Cari Amici di blogger, Augurandovi un sereno Natale per Voi e le Vostre Famiglie, Vi dedico una bellissima poesia di Primo Levi  

Un grande abbraccione a tutti e godetevi le feste in allegria, aprendo tanti pacchettini .. wow !

  
Cari amici, qui dico amici
Nel senso vasto della parola:
Moglie, sorella, sodali, parenti,
Compagne e compagni di scuola,
Persone viste una volta sola
O praticate per tutta la vita:
Purché fra noi, per almeno un momento,
Sia stato teso un segmento,
Una corda ben definita.Dico per voi, compagni d’un cammino
Folto, non privo di fatica,
E per voi pure, che avete perduto
L’animo, l’anima, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu
Che mi leggi: ricorda il tempo,
Prima che s’indurisse la cera,
Quando ognuno era ancora un sigillo.
Di noi ciascuno reca l’impronta
Dell’amico incontrato per via;
In ognuno la traccia di ognuno.
Per il bene od il male
In saggezza o in follia
Ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,
Che le imprese sono finite,
A voi tutti l’augurio sommesso
Che l’autunno sia lungo e mite.

Primo Levi , 16 dicembre 1985    

 

lunedì 20 dicembre 2010

La legge del più forte

                                         ritratto di Amedeo  VI  Conte  Verde

  21 dicembre , lago di Avigliana (To) macabra ricorrenza storica.
 
La tragica fine di Filippo II di Savoia  (d'Acaia Principe di Piemonte),  per opera di Amedeo VI di Savoia , meglio conosciuto come il Conte Verde, Signore della Savoia e Conte d'Aosta e Moriana.  Ecco i fatti!

Una parte dei domini Piemontesi controllati da Amedeo VI di Savoia  ( Conte Verde),compresi tra Ivrea,Chieri,Pinerolo,Fossano e Savigliano, una lunga striscia che attraversa verticalmente il cuore della Regione, ma da cui sono escluse Torino e la Valle di Susa) ,sono affidati sin dalla fine del XIII secolo al ramo collaterale dei Pricipi Acaia, con i quali il Conte  non ha  mai avuto un rapporto sempre amichevole.
La crisi arriva nel 1356, quando Giacomo d'Acaia impone un pedaggio ai mercanti che attraversano le sue terre di Chieri e di Testona nella collina Torinese, per poi diregersi verso la via Francigena nella Valle di Susa. 
Non è solo una questione di dazio.. si tratta di dirottare i traffici verso Pinerolo, (altra terra degli Acaia) e qui attaverso la Val Chisone e il Valico del Monginevro verso la Francia.. una via alternativa alla Valle di Susa, il che avrebbe significato un danno economico e politico di rilievo per i Savoia.


Il Conte Verde  reagisce bruscamente,  e armi in pugno occupa Buriasco e Frossasco, poi  assedia Balangero e Ivrea. 
Sconfitto Giacomo d'Acaia, si incontra con il Conte Verde nel Castello di Ciriè e fa atto di sottomissione  ritirando il pedaggio, la crisi viene così solo rimandata di 3 anni, a quando  verrà  reintrodotto il pedaggio nel 1359.
 Questa volta il Conte si arrabbia sul serio.. nuova discesa Sabauda nella primavera del 1360, che si conclude con il saccheggio di Savigliano e nuova sottomissione di Giacomo d'Acaia.
Il furbo Conte Verde,   per meglio garantirsi del ribellismo, impone a Giacomo, da poco rimasto vedovo di Sibilla del Balzo, di sposarsi con Margherita di Beaujeu, figlia 16enne  di uno dei suoi collaboratori più fidati. 
Guarda a caso.. Margherita di  Beaujeu , oltre alla giovane età  è anche  talmente avvenente da  mettere  in subbuglio ormonale il vecchio marpione 52 enne Giacomo, che naturalmente  attratto dal prelibato Bocconcino .. accetta il matrimonio di buon grado.
Dopo qualche anno da questa unione nascono 2 Figli, Amedeo e Ludovico, il Conte obbliga Giacomo d'Acaia a diseredare il figlio di primo letto Filippo e assegnare tutta l'eredità ai figli di Margherita.
 Filippo d'Acaia, ritrovandosi un futuro in mutande , giustamente non accoglie bene la cosa, e sceglie la via della ribellione armata. 
 Cerca alleati nell' aristocrazia Piemontese , arruola una compagnia di ventura e con l'appoggio dei Marchesi del Monferrato, contende il dominio delle terre Piemontesi di Margherita e i suoi 2 figli. 
Per circa un  anno, Filippo fa girare le palline di santa ragione al Conte Verde. 
Si combatte attorno i Castelli tra Pinerolo, Savigliano e Fossano, ma i rapporti di forza sono sfavorevoli al ribelle, Filippo si arrende al nell'agosto del 1368. 
Il Conte Verde , da buon figlio di buona donna che è ..  sempre  spregiudicato e spavaldo nelle sue scelte politiche, decide di fare un processo formale dall'esito scontato e  un' esecuzione alquanto originale.
  Filippo viene condannato a morte, la sentenza viene eseguita il 21 dicembre 1368 , legato mani e piedi, Filippo  viene trasportato con una barca  in mezzo al lago di Avigliana  e  annegato nelle gelide acque.  
L'antica tradizione popolare legata all'anegamento del Principe e al periodico apparire del suo fantasma dalle acque , stanno a dimostrare l'utilizzazione politica del processo..  Amedeo VI non vuole semplicemente sbarazzarsi di un rivale.. ma dimostrare a tutti i suoi Sudditi la forza della sua autorità. 
La tragica fine di Filippo d'Acaia, alla quale contadini e borghigiani assistono dal bordo del lago, entra  nell'immaginario collettivo, trasformandosi in leggenda di paura, tramandata nei secoli dalla memoria della gente.
Amedeo VI ( Conte verde), pagherà poi in seguito nel 1383,  crepando di peste  a  49 anni. Tièee ! 


N.B. A parte qualche mia ininfluente divagazione , il racconto storico è interamente tratto  dal bellissimo libro di Gianni Oliva " I SAVOIA" che Vi consiglio di leggere.

mercoledì 15 dicembre 2010

Vita da cani

 Con il passo ancora incerto, Rocky si dirige verso la sua cuccia , Alice sullo sfondo osserva!




Qui sotto c' è un video realizzato nell'estate 2007 dal sottoscritto.  Rocky e Alice  fregano i grissini  alla mia Mogliettina !  Rocky  era in gran forma.

Cliccate 2 volte sul triangolino in basso a sinistra per farlo partire.

sabato 11 dicembre 2010

Morte annunciata

 Non amo pubblicare fatti di cronaca nel blog, ma questa tragica vicenda mi ha particolarmente colpito. Rimette in discussione la libertà della Donna e i suoi diritti calpestati , in una società che non le tutela per niente! Leggete qui sotto l' articolo di Michele Brambilla  " La Stampa " c'è  da indignarsi e rabbrividire , pare incredibile possano  accadere  fatti del genere!
Qualcuno deve mettersi una mano sulla coscienza per questo assurdo delitto annunciato. A volte mi domando... Ma lo Stato Esiste?

Storia di Anna Rosa, uccisa due volte in cinque anni

Ieri i funerali della Donna che sopravvisse a 15 coltellate nel 2005. L'ex  convivente  a casa  dopo soli 2 anni , lasciato libero di uccidere.

Michele Brambilla inviato a Matera
Ieri nella piccola e stracolma chiesa di San Rocco a Matera è stato celebrato un funerale annunciato cinque anni fa. Anna Rosa Fontana, 38 anni, è morta martedì sera, colpita dal suo ex convivente Paolo Chieco, 53 anni, con sei coltellate. Ma aveva cominciato a morire il 13 luglio del 2005, quando lo stesso Chieco, nello stesso punto – l’ingresso di casa di lei – aveva cercato di ammazzarla con quindici coltellate, non riuscendovi solo perché i soccorsi erano stati rapidi e l’ospedale a un passo. Tra le quindici coltellate di allora e le sei di martedì sono trascorsi cinque anni di benevola giustizia per il carnefice e di indicibile incubo per la vittima. Cinque anni di molestie, minacce, vane denunce.

Molto – forse troppo – spesso noi giornalisti usiamo l’espressione «cronaca di una morte annunciata», ma se c’è una volta in cui queste parole non sono né retoriche né esagerate è proprio questa. Quel che è successo a Matera in questi giorni, anzi in questi cinque anni, ha dell’incredibile, così come è incredibile che la vicenda sia scivolata via, quasi del tutto ignorata, da un media system tanto avido di storiacce di sangue e, a parole, tanto attento ai diritti delle donne.

Forse perché è successo a Matera, e non in una grande città? Chissà. Eppure, anche se non è stata ritenuta degna di un paio di colonne sui giornali, questa è una storia che purtroppo non riguarda solo la povera donna che ieri è stata accompagnata al camposanto da una città incredula. Quante Anna Rosa Fontana ci sono in Italia? Quante donne vivono nel terrore di veder apparire l’uomo che non si è rassegnato all’abbandono? L’uomo che in modo tanto perverso intende la promessa «per sempre»? L’uomo che cede «alla tentazione tanto diffusa – ha detto ieri don Angelo alla messa funebre – di risolvere un problema con la violenza?».

Anna Rosa Fontana non aveva avuto una vita fortunata. Il primo matrimonio era finito con una separazione. Le erano rimasti due figli maschi, che oggi hanno 17 e 12 anni. Poi aveva conosciuto Paolo Chieco, un manovale, ex macellaio. Avevano avuto una bambina, che oggi ha sei anni e probabilmente ancora non sa quanto malvagio sia stato il destino con lei.

Anna Rosa e Paolo si erano lasciati. O meglio lei aveva messo fine al rapporto, e lui non si era rassegnato. Il 13 luglio del 2005, in via Lucana 333, lui l’aveva aspettata e colpita con quindici coltellate al collo, al torace, alla pancia. L’aveva colpita alla presenza del figlio maschio più piccolo di lei, che allora aveva sette anni. Era rimasta una striscia di sangue dal portone fino all’ingresso dell’appartamento di Anna Rosa, al primo piano. Lui aveva chiamato il 113: «Ho ammazzato la mia convivente, vi aspetto». Ma Anna Rosa si salvò e visto com’era ridotta verrebbe da dire «per miracolo»: e se davvero si trattò di un intervento della bontà divina, era destinato a essere vanificato cinque anni più tardi dalla malvagità umana.

Il 15 luglio 2005, interrogato dal giudice, Paolo Chieco fa mettere a verbale la sua concezione dell’indissolubilità dell’amore: «In quel momento sono andato un’altra volta in macchina perché mi era venuta una furia di sangue, ho visto un coltello che si è trovato quando mi sono sloggiato di casa, l’ho visto, l’ho preso, sono andato un’altra volta e le ho dato con il coltello, però il portone era aperto, non ho forzato nessun portone. Ho cominciato a dare il primo colpo alla pancia, qua, affianca qua, però lei gridava sempre “Ti amo, ti amo, non mi colpire”… Io dicevo: “Non ci credo, come hai fatto le altre volte che hai detto tutte le bugie e sei ricorsa subito in Questura…” Lei disse: “No, questa volta…”, però io non la voleva ammazzare». Il giudice gli chiede se si ricorda quanti colpi le ha dato e lui risponde: «Non mi ricordo, in quel momento non pensavo più a niente… Il bambino gridava soltanto, diceva “Non lo fare, non lo fare”, però il bambino dopo non l’ho visto più». Il giudice domanda se si rende conto che con quel coltello – 33 centimentri di lama – la poteva uccidere. Chieco risponde: «In quel momento, adesso mi sto rendendo conto dello sbaglio che ho fatto». Il giudice gli chiede anche se non ha pensato alla loro bambina. Lui: «Sì che mi rendo conto. Io avevo detto a lei: “Vedi che io voglio vedere la bambina perché la bambina mi è entrata dentro al…”». A quel punto la deposizione si interrompe, il verbalizzante annota che l’indagato sta piangendo.

Il 7 novembre 2006 il giudice determina la pena in 12 anni e 6 mesi, ma per effetto del rito abbreviato c’è subito una riduzione: 8 anni e 4 mesi. In carcere però Chieco resta poco. Gli vengono presto concessi gli arresti domiciliari. Sapete che cosa vuol dire? Che un condannato sta a casa sua invece che in galera. E sapete dov’è la casa di Chieco? A trecento metri da quella di Anna Rosa Fontana. La giustizia italiana ha deciso che poteva stare lì. Dal 2007 solo trecento metri separano accoltellatore da accoltellata. Comincia, per Anna Rosa, un tormento che la uccide lentamente, giorno dopo giorno, ora dopo ora.

Il 28 settembre 2008 c’è il processo d’appello. All’imputato vengono concesse quelle attenuanti che si chiamano «generiche» e la pena viene ridotta a sei anni. Comunque troppi, per una giustizia così sollecita nel non deludere i garantisti. Anche per l’effetto dell’indulto del 2006, Chieco torna definitivamente libero nel 2009. In totale le quindici coltellate a una mamma in compagnia del suo bambino gli sono costate un paio d’anni di cella e uno abbondante di arresti domiciliari.

Libero, definitivamente libero. Libero anche di andare a suonare il campanello all’uscio di Anna Rosa, e non solo di spiarla con il binocolo come faceva quando pativa la terribile punizione degli arresti domiciliari. Lei si era accorta, di essere spiata. Aveva avvisato la polizia, che era andata in casa di Chieco e aveva sequestrato il binocolo. Su questo tipo di indiscreta «osservazione» hanno costruito dei film dell’orrore. Ecco, Anna Rosa Fontana ha interpretato un film dell’orrore per almeno tre anni, da quando il suo ex convivente è uscito di galera.

Lei accumula denunce su denunce, alla fine ha quasi timore di essere scambiata per pazza. Il 21 settembre va dal giudice e supplica: mi molesta continuamente, non ce la faccio più. Il 1˚ ottobre lui finge di invitarla a cena a Montescaglioso. La porta in una stradina sperduta, le stringe una corda al collo e la porta sul ciglio di un burrone. All’1,18 – ormai è il 2 ottobre, notte – Anna Rosa cerca di mandare un sms alla mamma. Non riesce neppure a concluderlo: «Mamma mi sta uccidendo, ora mi porta nel». All’1,40 riesce a mandare un sms al figlio Antonio: «Mi sta uccidendo corda al collo mi ha portato di forza nella tavernetta per paura che chiamo i carabinieri mi stava but nel burrone come devo fare».

Il 7 ottobre Anna Rosa va dai carabinieri che verbalizzano così la sua denuncia: «Con aria minacciosa e sotto la pioggia, mi intimava di dargli il cellulare, poi prendeva la mia borsetta e la buttava lontano da me. Poi apriva il bauletto dello scooter e vi prendeva un paio di guanti neri, o comunque di colore scuro, ed una corda bianca. Mentre si infilava i guanti mi diceva: “Comincia a pregare perché per te oggi è finita”. Io ero tremendamente impaurita e lo scongiuravo di non farmi del male perché vedevo il suo sguardo perso nel nulla. Era lo stesso che aveva quando nel 2005 mi aveva inferto ben 15 coltellate dopo avermi appostato nel portone di casa di mia madre». Anna Rosa riferisce ai carabinieri che Paolo le diceva: «Niente a me e niente a nessuno. Ti farò morire lentamente. Questa sera per te è finita. Allora, sei pronta vuoi dire le ultime preghiere? Stai diventando nera, stai morendo».

Così si conclude la denuncia della donna di quel 7 ottobre scorso: «La sottoscritta Anna Rosa Fontana è costretta a tutelare la sua incolumità e chiede che si voglia accertare la responsabilità del sig. Chieco Paolo, ravvisabili nei fatti narrati, individuandolo come autore del tentativo di omicidio, del sequestro di persona e dei numerosi appostamenti sotto la mia abitazione che evidenziano il reato di stalking». Precisa che dopo quel 1˚ ottobre è stata minacciata anche i giorni 4, 5 e 6 ottobre: pure pubblicamente, con urla in mezzo alla strada.

I carabinieri trasmettono la querela alla magistratura ma il giudice, di tutti i reati indicati, si sofferma sul più lieve: stalking. Lieve, per non dire altro, è anche la punizione: il 3 novembre Paolo Chieco riceve l’ordine di non avvicinarsi all’abitazione di Anna Rosa Fontana. Lunedì 6 dicembre lei telefona alla mamma: «Ho paura. Mi chiudo nel portone per nascondermi». Il giorno dopo Paolo Chieco uccide Anna Rosa Fontana proprio su quel portone, esattamente dove aveva cercato di ammazzarla cinque anni fa. Anche questa volta la donna è con uno dei suoi figli: è il più grande, quello di 17 anni. Le prime due coltellate Chieco le vibra sul collo, dicono che l’ha quasi decapitata. Le altre quattro alla schiena e sul fianco.

Ora Paolo Chieco è in carcere: il pm e il giudice sono due donne, le stesse che gli avevano ordinato di stare alla larga da Anna Rosa Fontana      .
Fonte La Stampa     http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/379536/

martedì 7 dicembre 2010

Aiutiamo Bruna !


Cari  Amiche  e Amici, un attimo di attenzione.. è   importante,un appello molto urgente per fare in modo di dare una mano a una nostra amica, il suo nome è Bruna Cavasin,in questo momento si trova in grave difficoltà..perchè senza un lavoro,bisogna fare in modo che tutto questo sia fatto girare sui vostri blog,Bruna è una brava persona, seria e leale e lavoratrice,se altre persone faranno come me ci saranno più occasioni di aiutarla,confido nel vostro aiuto.
Grazie di cuore !
La promotrice di questo tam tam e Carla Colombo a cui va un grazie particolare,questo è il link del suo blog,per altre informazioni.
Http://artecarlacolombo.blogspot.com/
E questo è il link del blog di Bruna Cavasin di Rimini .
Http://lookuppainting.blogspot.com/ 

venerdì 3 dicembre 2010

I miei luoghi

 Questa mattina approfittando della bella giornata ,ho inforcato la Mountan bike e sono entrato nel parco della  " La mandria " ( Parco recintato più grande d'Europa) . Ho ripercorso il mio solito giro,quello che abitualmente faccio di corsa.
Munito di macchina fotografica , il mio scopo era di vedere il parco , non con gli occhi dell' utente habitué.. visto che abito  a soli  300 m. dal parco , ma con quelli  del turista affamato di curiosità.
    Questo che vedete è un viale lungo circa 3 km. ho scattato questa foto a circa 400 metri dalla palazzina " Bizzaria "  che noi chiamiamo   " Bela Rosin " . E' ubicata in prossimità dell'omonimo ingresso ed in attestamento dell'antica strada La Costa, in adiacenza del muro di cinta.
Fu edificata tra il 1861 ed 1862 quale dono dell'allora Sovrano Vittorio Emanuele II alla moglie morganatica Rosa Vercellana. La sua originale destinazione fu a padiglione di caccia.
E' composta da un corpo centrale a forma esagonale e a tre piani fuori terra, completato da tre torri cilindriche che svettano ancora d'un piano; tra queste si articolano altrettanti terrazzi. Il corpo centrale e le torri sono hanno coperture a calotte vetrate. L'accesso avviene mediante una doppia scalinata esterna di forma ellittica. Sia all'interno che all'esterno l'edificio è caratterizzato da affreschi sia a "ramage" che a trompe l'oeil.
 

Questo è il torrente Casternone che attraversa il parco
Il nome Casternone ha origini romane ed è riconducibile al latino Castrum Nonum, che significa nono accampamento, e si riferisce al castro romano numero nove sito nella nostra valle e adibito a colonia penale. La limpidezza dell'acqua direi unica.
 Qui mi trovo di fronte alla Cascina Rubbianetta , o complesso edificato nel 1863, sotto il regno di Vittorio Emanuele II, la sua denominazione originale era "Emanuella" in occasione della nascita  del figlio Emanuele  , avuto dalla Bela Rosin .  Si presentava originariamente quale allevamento di cavalli. Dal corpo di fabbrica centrale si dipartono due bracci ellittici che gli conferiscono la tipica struttura a ferro di cavallo.
Il corpo centrale del complesso è a tre piani fuori terra, mentre i bracci sono a due piani fuori terra; di questi, il superiore è aperto verso l'area a verde centrale.Tutto il complesso è con finitura a mattoni faccia a vista.

Sempre la Rubbianetta nello sfondo, vista dal viale
Questo è quello che io chiamo il rettilineo infinito,notate quanta gente che c'è,  + 1 grado, alle 10,00
Questa foto l'ho scattata seduto dentro la fontana (chiusa per fortuna d'inverno),nello sfondo potete ammirare il Castello della Mandria
Costruzione settecentesca sorta all'interno del parco, dove venivano allevati i puledri destinati alla caccia e alla cavalleria militare.
Si possono visitare i cantieri e gli Appartamenti Reali del Castello fatti rinnovare alla metà dell'Ottocento da Vittorio Emanuele II , primo re d'Italia. Il parco aperto al pubblico nel 1978 è di notevole interesse naturalistico-ambientale, infatti ha conservato buona parte della vegetazione originaria, e rappresenta uno degli ultimi esempi di bosco planiziale, cioè di copertura forestale che molte migliaia di anni fa ricopriva tutta la Pianura Padana.
Il Borgo Castello della Mandria è una delle Residenze Sabaude che nel 1997 sono state dichiarate dall 'Unesco " Patrimonio dell'Umanità" 
 Questo è uno dei viali che amo di più, alle mie spalle ho lasciato  il Castello di cui Vi ho parlato sopra . La bellezza di questo viale in  collegamento con il viale dei roveri , in tutto oltre 5 km.  D'estate, questo splendido viale  è completamente ombreggiato da alberi secolari, anche le giornate estive più calde ... qui sono gradevoli.


Qualche cavallo mi guarda incuriosito..in basso davanti la mia ombra imbaccucata 
Sono appena uscito dal Parco, io  abito in quel villaggio che si intravede nello sfondo sulla collina dietro il bosco.   Ok, per oggi basta, pedalo ancora per 3 minuti e sono  a casa.





mercoledì 1 dicembre 2010

Prove su strada


Dopo 14 anni di lontananza dalle corse podistiche (la mia ultima gara risale al 1996 Maratona di Venezia), domenica scorsa ho deciso di cimentarmi in una corsa podistica di 10 km.
La brama di mettermi alla prova era  molto forte, le bastonature degli infortuni, le ingiurie degli anni  che passano, il ginocchio a pezzi, avevano minato seriamente il mio morale.
Da  tempo, un forte desiderio di riscatto aleggiava in me ,una  voglia impellente di riemergere , di rispolverare vecchi ricordi di gloria chiusi in soffitta  da anni. 
Non potevo più tradire il mio istinto di indomito guerriero, dovevo assolutamente agire. E così è stato!
Partenza ore 09: 30,  giornata  freddissima, - 5° , mi presento comunque al via  in maglietta e pantaloncini corti, e con altri 600 concorrenti si parte!
Normalmente, nelle corse podistiche amatoriali libere a tutti, oltre alle varie categorie, per sesso e fasce d’età, esistono quelle sul campo, quelle che emergono dalle differenze di forma fisica. 

Gruppo  A, i  migliori. Quelli che corrono fortissimo, fisico asciutto senza un filo di grasso, il viso marmoreo, impassibili, non un capello fuori posto, non sudano, non sbandano,  delle perfette macchine da corsa, la falcata sempre possente e sicura, insomma.. creature dell’Olimpo.

Gruppo B, podisti che corrono discretamente, un pò di pancetta , fronte appena umida, respiro leggermente affannoso, qualche piccola discreta soffiata di naso e un paio di contenute sbandate.

Gruppo C (il mio), un disastro !Una vera armata Brancaleone, decine di kg. di sovrappeso, pancere dottor Gibaud, ginocchiere, smorfie del viso tipo scavi di Pompei, occhi stralunati. 

In questo gruppo di disperati, qualcuno  zoppica a sinistra ,altri  a destra, con la schiuma alla bocca e la bandana alla Silvio.
I rantoli precoma sono molto frequenti, alcuni addirittura trascinano il trabiccolo porta flebo, i più stoici portano la  bombola d’ossigeno sulle spalle, altri appoggiati alle stampelle invocano il 118.  
Un aspetto che poi  m’infastidisce moltissimo, è che… sputano!  Si sputano! Eccome sputano, e con il  freddo di questi giorni … tante biglie di ghiaccio cadono rimbalzando al suolo, evitarle è un vero problema.
A parte questi piccoli inconvenienti, sono arrivato in serata claudicante , con le gambe ghiacciate e l'andatura alla Frankenstein.
  Il traguardo era deserto, solo un  furgone della Findus  mi  aspettava, ma dopo aver controllato la data di scadenza  mi   ha rifiutato.
  Il seguito mi diventa molto confuso, ricordo vagamente di aver ricevuto l’estrema unzione.
 
Esordio non troppo trionfalistico , qualche anima maligna  mi ha 
 consigliato di passare al gioco delle bocce. Ci penserò.

Con una Dream cam , inventata dal Prof. De Utopis Chimerini , ho fotografato un mio sogno, eccolo!
Un pò sfocata.. fotografare i sogni non è facile !

lunedì 29 novembre 2010

Relax musicale

Assalito dall'accidia , non mi resta che scroccare un  brano musicale a youtube  e starmene in panciolle.


domenica 28 novembre 2010

Sogno e fantasia


Buona domenica con un novella  ispirata da un testo di Edgar Allan Poe  " il lago ", la splendida voce è di Antony.





venerdì 26 novembre 2010

Rocky


Dopo 15 giorni di  cure , la salute di Rocky è in netta ripresa, i problemi di deambulazione sembrano superati e considerando l'età avanzata,  il miglioramento pare sorprendente. Mi auguro duri molto.
Rocky ringrazia tutti coloro che chiedono spesso sue notizie e augura un buon weekend a tutti.

mercoledì 24 novembre 2010

Sensazioni della corsa


Come già avevo accennato precedentemente , nonostante un ginocchio da rottamare e l'età non più verde , corro ancora per 10 km. 3 volte la settimana.
Quando preparo la mia performance  mattutina , a ricordo dei vecchi tempi  un rituale quasi maniacale accompagna la mia vestizione. 
Controllo ogni indumento nei minimi dettagli , indosso calze  particolari antiabrasione , morbide scarpe da runners , tuta calda e traspirante ,vaselina sulle parti di maggior sfregamento onde  evitare fastidiosi arrossamenti , cerotto sul naso per migliorare la respirazione , berretto di lana e guanti. Manca volutamente un oggetto amato e odiato da ogni podista … Il cronometro , la quale usarlo con la mia attuale andatura sarebbe troppo mortificante.
Cinque minuti di stretching  precedono la mia corsa e via come il vento a caccia di sensazioni.
Varco la soglia del parco “ La Mandria ” il cane della cascina accanto mi segue con lo sguardo dubbioso e stancamente mi abbaia.  Un'anziana signora sorridendo mi saluta , rispondo  con un cenno del capo e mi infilo nel sentiero che si snoda davanti a me. L'aria frizzante  e ricca di odori agresti mi avvolge invitante , la mia falcata aumenta di ritmo e sparisco inghiottito nell'inebriante natura … Corro , corro , sempre più forte corro ,  rami contorti e spogli  adagiati sulla pagina azzurra del cielo  colmano il mio orizzonte. Le stradine immerse in canti di uccelli guidano la mia ombra saltellante , lo scroscio del torrente e un'erta salita immersa nel verde  mi alleggeriscono la mente , il ritmo del mio respiro aumenta , la fronte si inumidisce , il  cuore batte più forte , compensando  battiti di passioni forse non celebrate.  Per un attimo mi rattristo , accarezzo ricordi e capelli di seta … che l'affanno della corsa cancellano quasi subito.
Proseguo , inoltrandomi nella stradina ora in pianura e chiusa ai lati da maestose quercie , giungo in prossimità di una lunga discesa e mi lancio a capofitto accompagnato dal rullare dei miei passi che muoiono sul nero pietrisco.
Mi ritrovo sul rettilineo infinito , dove  il salice dalla punta secca  pare indicare il cielo.
Svolto verso l'uscita del parco , sudato , ansimante , ma incredibilmente felice.
Un dubbio amletico mi assale ogni volta … Sono pazzo? o solo un comunissimo pirla?
 24 novembre 2010


martedì 23 novembre 2010

Guzzanti

Ieri sera, nel programma " Vieni via con me " Corrado Guzzanti ..come al solito,  strepitoso ! ! !

sabato 20 novembre 2010

Cane eroe ucciso

Questa bellissima cagnolina di nome Target,famosa per essersi distinta nel salvataggio di molti soldati americani in Afganistan è stata uccisa per errore in un canile.
Il cane era tornato a casa l’estate scorsa, adottato dalla famiglia Terry Young,  uno di quelli che aveva salvato dall’esplosione di un attentato. 
Il cane mentre si faceva un giretto nei dintorni è stato accalappiato ,portato al canile e soppresso.
Mi dissocio totalmete da questi metodi barbari ,sia per il cane Target,costretto a partecipare in una inutile guerra e sia per i poveri cani randagi, che vengono sistematicamente uccisi.
Un Paese che si ritiene civile non deve comportarsi in questo modo.

martedì 16 novembre 2010

Rocky..resta sempre con me.


Il mio cagnone Rocky è sulla soglia dei 12 anni, un'età molto avanzata per i cani della sua taglia. Ho sempre evitato di  pensare che presto non ci sarà più , ma purtroppo dovrò abituarmi all'idea.
Sabato scorso,dovendo portare Rocky  dal Veterinario per la visita annuale, mi sono incamminato con il cane al guinzaglio per una stradina  di campagna in direzione centro Paese, dove appunto è situato l'ambulatorio medico Veterinario del Dott. Emanuele Osella (mio carissimo Amico).
Distanza da percorrere circa 800 metri,  considerando l'eta avanzata del mio adorato quadrupede, siamo riusciti ad arrivare a destinazione in poco più di 15 minuti, Rocky era visibilmente stanco,ma nonostante ciò, non negò le sue consuete  feste all'Amico Veterinario .  Dopo 40 minuti di visita...la  diagnosi parla di una severa  artrosi alla schiena e zampe posteriori, con riduzione importante della muscolatura..ovviamente dovuto all'età. Il Medico prescrive,antinffiammatori e integratori di cartilagine,che dovrebbero aiutarlo un pochino. Salutiamo il Medico e ci incamminiamo piano piano verso casa. Dopo circa 200 metri Rocky è incredibilmente stanco, ci riposiamo un pochino ,poi invito il cane a proseguire,ma dopo inutili tentativi barcollando mi guarda con occhi supplichevoli e crolla  sfinito sul selciato.
Telefono  subito a casa ,mia moglie  sopraggiunge in pochi minuti  con l'auto,  entrambi con il groppo in gola carichiamo il Cane sull'auto per portarlo a casa.
Dopo giorni di amorevoli cure, Rocky sta molto meglio,cammina piano, ma non barcolla più e pare gradire molto la cura ,in quanto le compresse vengono infilate in  succulente polpettine.
Spero che questo miglioramento duri il più possibile..mi è difficile immaginare un giorno senza Rocky.

venerdì 29 ottobre 2010

I grandi non tramontano mai


Steve Winwood, credo sia tra i migliori protagonisti della musica Rock e Soul bianco,dotato di una voce stupenda,compositore e polistrumentista.  La sua lunga carriera inizia  nel 1965 , con il gruppo " The Spencer Davis Group " ricordo un brano di enorme successo di allora " Gimme some lovin "  In seguito farà parte del gruppo dei " Trafic " e successivamente ,con la collaborazione del mitico Eric Clapton crea il gruppo " Blind Faith ". Dal 65 ad oggi la sua carriera artistica è stata in continua ascesa, componendo canzoni stupende  e migliorando continuamente le sue perfomance.  
L'esibizione che Vi propongo è da veri intenditori..guardate tutto il video,noterete il crescendo della musica,la coinvolgente sublime voce nera  ,  un virtuosimo  incredibile con la chitarra,la band che si diverte un sacco, il pubblico  che   sogna ad occhi aperti... Steve è come il buon vino, migliora sempre! 
Grande Steve ...onoratissimo di essere Tuo coetaneo.

lunedì 18 ottobre 2010

Alcuni proverbi Piemontesi



A J'é niente ed pì bel che na facia contenta
Non c'è nulla di più bello di una faccia contenta
(il sorriso illumina anche il volto meno grazioso)

Se 'l giovo a saveisa e se 'l vej a podeisa
Se il giovane sapesse e se il vecchio potesse!
(Il giovane ha la forza, ma manca di esperienza
il vecchio ha l'esperienza ,ma manca la forza.)

"A ciamè s diju che a s'perd mai gnente"    
Non si perde mai niente a domandare

"A-i-è nen bela scarpa c'a dventa nen brut savat"     
Non esiste bella scarpa che non diventi ciabatta

"Chi sent e tas, a god tut 'l mônd an pas"    
Chi sente e tace si gode tutto il mondo in pace

"Venta scavà 'l pôs prima d'avei sei"     
Bisogna scavare il pozzo prima di aver sete

"A l'è prest butà ‘na cativa custùma"    
Un'abitudine brutta, cresce in fretta

 "Agiss ben e lasa dì"    
Tu fa bene e lascia dire

 "A l'è mei frustè de scarpe che d'linseui"    
Meglio consumare scarpe che lenzuola

"L'Asu a cunos nen sua cùa, fora quand a l'à pì nen"    
L'asino si accorge della coda solamente quando non l'ha più

sabato 16 ottobre 2010

La vendemmia dell'odio


Maricica l'infermiera 33enne colpita da un pugno tremendo al volto da un ragazzo 20enne, pare per una banale lite di precedenza alla biglietteria della metrò romana è morta ieri sera. Mi chiedo come può un ragazzo sferrare un pugno violentissimo sul viso ad una Persona ? come hanno potuto quei ragazzi a Milano pestare a sangue e ridurre in fin di vita il taxista Luca Massari ?  Come vengono educati questi ragazzi?come  possono avere dentro di se così tanto odio e violenza da scaricare contro qualsiasi malcapitato?
  Un pò di autocritica sarebbe doverosa da parte di tutti (Famiglie,Politici,Scuola, Giornali e TV) ..  cosa  diavolo sta succedendo alla nostra Società?  Bisogna capire e rimuovere le anomalie, non è più accettabile  allevare a nostra insaputa dei futuri delinquenti . Ho preso solo 2 esempi eclatanti,ma sapete meglio di me .. il fenomeno è molto diffuso e preoccupante.

Esprimo tutto il mio affetto e cordoglio ai Famigliari di Maricica e un augurio di pronta guarigione al taxista Luca Massari.

mercoledì 13 ottobre 2010

Finalmente alla luce


Oggi grande giornata di festa, i Minatori Cileni finalmente potranno riabbracciare le loro Famiglie.  Sicuramente una grande impresa  il recupero dei 33 Minatori intrappolati nelle viscere della terra per 68 giorni.
Sono particolarmente felice per l'esito di questa vicenda..un  grande abbraccio virtuale a tutti i Minatori è un grazie particolare a tutti coloro che hanno reso possibile questo sensazionale salvataggio.

mercoledì 6 ottobre 2010

Maratoneta pazzo


Corri,corri,corri..ora iniziano i guai,  il menisco mediale ginocchio destro mi è stato asportato nel 1996,la diagnosi di menisco lesionato avvenne pochi giorni prima di una Maratona a cui tenevo molto..ebbene,partecipai ugualmente alla gara,portando a termine la 42,195 km.con un tempo discreto, visto le condizioni  precarie del ginocchio. Il dolore era forte,ma la forza di volontà e tutti i sacrifici fatti per preparare la Maratona,mi imposero di resistere e correre fino allo sfinimento. Risultato.. il mio menisco lesionato si spappolò completamente.
Quindi,intervento e rimozione completa del medesimo, 3 mesi di riposo,poi ripresi a correre.
Nel 2003 si lesiona il menisco esterno del ginocchio sinistro, intervento immediato e rimozione parziale del menisco.  Corri,corri,corri e corri ancora, ora mi trovo una situazione disatrosa del ginocchio dx. La mancanza totale del menisco, mi ha mangiato tutta la cartilagine , la tibia si è piegata  (Gonartrosi tricompartimentale in ginocchio varo). Un Ortopedico mi ha consiglaito una osteotomia ,spaccano la tibia e sistemano l'allineamento con il ginocchio mettondo una staffa con viti, 35 giorni senza mai appoggiare il piede e altri 30 in appoggio parziale, 6 mesi per la guarigione completa. Questa mattina sono stato visto da un 'altro  Ortopedico, il  Dott. Bardelli, primario di ortopedia Ospedale Koelliker di Torino.
Mi ha sconsigliato l'osteotomia, in quanto risolverebbe il problema solo in parte e dopo qualche anno la protesi sarebbe inevitabile, quindi, due interventi.

Mi ha consigliato delle solette più specifiche di quelle attuali che portò già, da infilare nelle scarpe,sono sottilissime ,non danno nessun fastidio,hanno il compito di spostare l'appoggio del piede nel lato più sano del ginocchio,  2 infiltrazioni di fiale Hyalubrix (acido ialuronico) ogni 6 mesi.  Ginnastica per potenziare la muscolatura dei quadricipiti femorali, stretching e bicicletta. Rimandando la protesi a data da stabilire in base alle mie condizioni, quindi, un solo intervento posticipato.
Io attualmente non sto malissimo, faccio 8 km.di corsetta lenta 3 volte alla settimana e 20 km. di mountan bike quasi tutti i giorni, più ginnastica quotidiana. Comunque il mio futuro destino sarà sicuramente la protesi, il Dott. Bardelli, mi ha rassicurato..le nuove protesi sono fatte con materiali speciali,collaudati addirittura dalla NASA,sono indistruttibili e...udite! udite!.....  posso  correre senza problemi....evviva!!!  
Il fatto di non capire che il tempo passa anche per me ... forse mi servirebbe anche uno Psicologo.  Mi sono sfogato un pochino..portate pazienza,gli amici servono anche  a questo scopo.

venerdì 1 ottobre 2010

Una mia Poesia


 La sera della vita


 Calmo vento  sospira su radi capelli,
ombre percorrono volti provati dal tempo ,
spessi vetrini celano  lucide  pupille  ,
 vaghi pensieri al tempo volato via,
odori di tisane , sguardi nel vuoto,
giacigli accolgono logore membra  ,
 i bimbi di ieri socchiudono gli  occhi,
 la luna culla  lievi sonni tra opachi risvegli ,
mattini sempre uguali si rincorrono stanchi.
 adamus  01/10/2010

mercoledì 29 settembre 2010

Massacro di Babi Yar


 29 settembre 1941, Bay Yar è un grande fossato nei paraggi di Kiew (ucraina), i nazisti aiutati dai collaborazionisti ucraini massaccrarono  34000 ebrei.

Tutti gli  ebrei che vivevano a Kiew e dintorni, vennero convocati  con dei manifestti sui muri per le ore 8 di lunedì 29 settembre 1941, all'angolo fra le vie Melnikovsky e Dokhturov, dovevano presentarsi con  documenti ,denaro,vestiti pesanti,oggetti di valore e biancheria intima. Gli ebrei erano convinti di essere deportati ma..
vennero spoglaiti,depredati di tutto , uccisi sul bordo del fossato e gettati dentro. Altra pagina vergognosa della storia.
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Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento...Guccini.

venerdì 24 settembre 2010

Antony and the Johnsons


Grande Talento
Antony Hegarty è un ragazzone alto un po' in sovrappeso, viso da bambino  e una voce decisamente fantastica. Capacità tecniche eccezionali , i suoi brani percorrono malinconia,dolcezza infinita e purezza.
Canta  il suo mondo, in un modo  onesto e diretto..non vi resta che ascoltarlo !

venerdì 17 settembre 2010

Come passa il tempo


Ieri pomeriggio in un grande poliambulatorio medico,stavo attendendo il mio turno per una visita specialistica.
Ero tranquillamente appollaiato su una comoda poltrona,quando, tra le  Persone che attendavano ho notato un' anziana signora, che somigliava moltissimo ad una mia compagna di scuola..ma terribilmente invecchiata.
Possibile che sia Giuliana?.. era cosi graziosa e fresca..come ha potuto  invecchiare così tanto?  ma sarà proprio lei?. (pensai tra me e me). Dopo tutti questi dubbi e considerazioni  , presi coraggio e chiesi alla Signora .. scusi.. Lei ha frequentato la scuola Avogadro di Torino? 
 " Si ho frequentato quella scuola! "   anch'io ho frequentato quella scuola..Tu sei Giuliana vero ?  " Si, sono Giuliana.. lei era Professore di quale materia?."

Porcaccia miseria!!! era meglio che stavo zitto!

venerdì 3 settembre 2010

Museo Egizio di Torino

Approffittando delle vacanze , ho visitato il museo egizio di Torino, considerato per il valore dei reperti, il più importante del mondo dopo quello del Cairo. Nonostante si trovi solo ad una ventina di km. da casa mia, erano almeno 30 anni che non ci entravo più. 
L'unico mio inconveniente..dopo la visita al museo,stavo dirigendomi verso l'uscita, quando un guardiano afferrandomi per un braccio mi disse " dove credi di andare?  torna nel sarcofago!"  Dovetti insistere molto per convincerlo che non ero una mummia, infine,dopo avermi sottoposto alla  prova dello specchietto, si convinse e mi lascio guadagnare l'uscita.
Scherzi a parte..se capitate da queste parti non perdetevelo è veramente interessante.

mercoledì 1 settembre 2010

Triste anniversario

 2 settembre 2003,una Stella si è aggiunta al cielo.
Ciao.. indimenticabile Piccola Sara.


View Slideshow
N.B. Potete regolare la velocità dello slide della mia Nipotina Sara a vostro piacere,usando il puntatore del mouse


Lo spirito va avanti
Da dove veniamo?
Perchè siamo qui?
Dove andiamo quando moriamo?
cosa esiste prima? e cosa dopo?
c'è qualcosa di sicuro nella vita?

Si dice che "la vita è troppo breve"
"cogli l'attimo" e "vivi solo una volta"
ma ci potrebbe essere dell'altro,
ho già vissuto, prima di ora?
o questa vita è tutto ciò che abbiamo?

Se muoio domani
starò bene, perchè credo che
dopo che ce ne andiamo
lo spirito va avanti

Prima avevo paura della morte
Prima pensavo che la morte
fosse la fine di tutto
ma questo era prima. non ho più paura
so che la mia anima andrà avanti

Non ho mai trovato tutte le risposte
non ho mai capito perchè
non ho mai provato
che quello che so è vero
ma so che devo provarci ancora

Avanti, sii coraggioso
non piangere sulla mia tomba
perchè io non starò a lungo qui
ma per piacere fai in modo che la
memoria di me non scompaia mai in te

Sono salvo nella luce che mi circonda
libero dalla paura e dal dolore
la mia mente dubbiosa
mi ha aiutato a trovare
di nuovo il significato nella mia vita
La vittoria è reale
Finalmente nei miei sogni
mi sento in pace
e adesso che sono qui
è perfettamente chiaro
che ho capito il significato di tutto.
Dream Theater
Un testo molto attento alla solitudine che ci accompagna quando perdiamo una Persona Cara.. la speranza nella continuità della vita dopo la morte.. qui è possibile... grazie Dream Theater
Artista: Dream Theater
Titolo Originale: The spirit carries on
Titolo Tradotto: lo spirito va avanti

giovedì 15 luglio 2010

Pausa Estiva


Cari Amici, ho deciso di mettere il blog in pausa estiva,molti di Voi sono già in vacanza e altri andranno nei prossimi giorni.
Il caldo è insopportabile,non sono ancora completamente ristabilto dal recente intervento chirurgico.. stanco , stressato e poca voglia di postare, a metà settembre riprenderò il mio bellissimo percorso con Voi.
N.B. Non escludo dei passaggi veloci nei vostri blog e qualche aggiornamento alla mia home page..comunque non posterò nulla.

Vi auguro ogni bene e buonissime vacanze ! ! !



venerdì 2 luglio 2010

Il mistero dei cerchi nel grano

 Giugno 2010 ,nuovo bellissimo cerchio nel grano scoperto a Poirino (TO),è il più grande mai comparso in Italia!

 Nelle campagne poirinesi (Torino)ha fatto la propria comparsa un ennesimo enorme cerchio nel grano, il più grande mai apparso in tutta Italia. E definirlo semplicemente cerchio è davvero riduttivo, come è possibile capire semplicemente guardando le foto: siamo infatti davanti a una specie di enorme fiore a sei petali, composto da ellissi e più di un centinaio di cerchi dai diametri più disparati. Complessivamente, l’area occupata è di circa 150 per 150 metri.Il pittogramma è il terzo registrato nella zona in 4 anni. Vorrei conoscere il Vostro pensiero in merito a questi misteriosi fenomeni,chi saranno gli Artisti di questi precisissimi capolavori sul grano? Il mistero si infittisce.