venerdì 27 novembre 2009

Lo spirito va avanti

Splendido brano dei " Dream Theater" il gruppo Statunitense fondato nel 1985 a Boston da John Petrucci, Mike Portnoy e John Myung, non finisce mai di stupire.. un testo molto attento alla solitudine che ci accompagna quando perdiamo una Persona Cara.. la speranza nella continuità della vita dopo la morte.. qui è possibile!.. guardatevi tutto il video, leggetevi il testo tradotto in Italiano... c'è anche il grande John Petrucci alla chitarra e delle coriste da favola.... da non perdere assolutamente.
Artista: Dream Theater
Titolo Originale: The spirit carries on
Titolo Tradotto: lo spirito va avanti


Da dove veniamo?
Perchè siamo qui?
Dove andiamo quando moriamo?
cosa esiste prima? e cosa dopo?
c'è qualcosa di sicuro nella vita?

Si dice che "la vita è troppo breve"
"cogli l'attimo" e "vivi solo una volta"
ma ci potrebbe essere dell'altro,
ho già vissuto, prima di ora?
o questa vita è tutto ciò che abbiamo?

Se muoio domani
starò bene, perchè credo che
dopo che ce ne andiamo
lo spirito va avanti

Prima avevo paura della morte
Prima pensavo che la morte
fosse la fine di tutto
ma questo era prima. non ho più paura
so che la mia anima andrà avanti

Non ho mai trovato tutte le risposte
non ho mai capito perchè
non ho mai provato
che quello che so è vero
ma so che devo provarci ancora

Avanti, sii coraggioso
non piangere sulla mia tomba
perchè io non starò a lungo qui
ma per piacere fai in modo che la
memoria di me non scompaia mai in te

Sono salvo nella luce che mi circonda
libero dalla paura e dal dolore
la mia mente dubbiosa
mi ha aiutato a trovare
di nuovo il significato nella mia vita
La vittoria è reale
Finalmente nei miei sogni
mi sento in pace con la mia ragazza
e adesso che sono qui
è perfettamente chiaro
che ho capito il significato di tutto.

sabato 21 novembre 2009

Cyrano


Cyrano de Bergerac celebre opera teatrale pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand (1868-1918) e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese.

Cyrano de Bergerac... è uno scontroso spadaccino dal lunghissimo naso, scrittore e poeta in bolletta dall'irresistibile vitalità. Leggendaria la sua abilità con la spada, almeno quanto la sua passione per la poesia e per i giochi di parole, con i quali ama mettere in ridicolo i suoi nemici, sempre più numerosi grazie al suo carattere poco incline al compromesso e al suo disprezzo verso potenti e prepotenti.

Spaventoso e inarrestabile con una spada in mano, egli, però, nutre segretamente un candido ed impossibile amore per la bella Rossana, sua cugina.

Quando però sta per rivelarsi alla sua amata, viene a scoprire che lei è innamorata di Cristiano, un giovane cadetto, bello ma non molto intelligente. Cyrano decide allora di allearsi con lui per fargli conquistare proprio il cuore di Rossana, e si improvvisa così "suggeritore" per l'altrui passione, scrivendo lettere e poesie per conto dell'amico, ma covando comunque dentro di sé l'amore per la cugina.

Cristiano riesce infine a conquistare la sua amata, ma l'unione tra i due giovani è osteggiata dal potente di turno, De Guiche, invaghitosi della bella. La guerra costituisce dunque una perfetta occasione per allontanare i due innamorati: Cristiano e Cirano finiranno insieme al fronte, con la loro compagnia di cadetti...

Sfortunatamente Cristiano muore e Rossana decide di ritirarsi in convento.

Solo al termine della propria vita, trascorsi molti anni, Cirano, seppur involontariamente, confesserà all'amata il suo sentimento, ma quando lei ricambierà sarà ormai troppo tardi.

Bellissima l'interpretrazione di Francesco Guccini nel suo meraviglioso brano..dove ribaltando la vicenda ai giorni nostri, utilizza la spada del nobile Personaggio per colpire i poteri forti e corrotti del sistema..aggiungendo anche un pò di nostalgia e amore.





domenica 15 novembre 2009

L'ultimo dei Preraffaeliti

John William Waterhouse

Sono molto affascinato da questo stile pittorico..credo vada aldilà del semplice quadro da appendere al muro..qui ci troviamo di fronte a dei veri capolavori..quando osservo questi splendidi dipinti mi emoziono sempre.. l'abitudine non esiste.. qui l'arte arriva dritta al Cuore e comunica con l'Anima..che Meraviglia !




John William Waterhouse.. grande Pittore Britannico nato a Roma il 6 aprile 1849
da William e Isabela Waterhouse, entrambi pittori, e si trasferì con la famiglia a South Kensington all'età di cinque anni. Cresciuto così accanto al nuovissimo Victoria and Albert Museum, studiò pittura con suo padre e si iscrisse alla Royal Academy nel 1870. Le sue opere giovanili, profondamente influenzate da Lawrence Alma-Tadema e Frederic Leighton, mutuano prevalentemente i loro soggetti dalla mitologia classica e furono esposti sia alla Royal Academy che alla Dudley Gallery. Nel 1874, all'età di venticinque anni, Waterhouse presentò alla Royal Academy il primo dei suoi lavori maturi, l'allegoria Il Sonno e la sua sorellastra la Morte che lo rese celebre e rimase per decenni una delle opere più amate dal pubblico. Dopo aver sposato Esther Kenworthy nel 1883, Waterhouse intensificò la sua attività di pittore all'interno della Royal Academy, ottenendo la cattedra nel 1895; insegnò anche alla St. John's Wood Art School del cui club fu membro fino alla morte. Si ammalò di cancro nel 1915 e morì due anni dopo, lasciando a metà uno dei suoi numerosi quadri raffiguranti la morte di Ofelia.
La Confraternita dei Preraffaelliti è stata una corrente artistica della pittura vittoriana (XIX secolo) nata nel settembre del 1848, sviluppatasi ed esauritasi in Gran Bretagna. Ascrivibile alla corrente del simbolismo, può essere definita - insieme al raffinato simbolismo di Klimt ed alle forme del liberty - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo. Tra i suoi esponenti principali Dante Gabriel Rossetti, William Hunt, Ford Madox Brown, John Everett Millais, William Morris, Edward Burne-Jones ed il tardivo John William Waterhouse.






mercoledì 11 novembre 2009

Nuova Fiat Sedici quante rogne per una batteria


Ho acquistato la nuova Fiat Sedici multijet 4x4 2000 , dopo 4 mesi di attesa mi è stata consegnata ad inizio settembre. Auto da favola, confortevole e potente con prestazioni eccezionali su qualsiasi terreno... ma aimé , dopo circa un mese mi lascia a piedi (batteria completamente scarica)… il carro attrezzi mi porta l'auto nell’ officina autorizzata Fiat più vicina , a Pianezza (TO) … Dove mi ricaricano la batteria e  mi consegnano l’auto il giorno dopo.La causa dell'inconveniente viene motivato solo con una serie di " FORSE ". Comunque.. felicissimo dell'auto funzionante salto sopra e lascio il problema alle spalle... Ma dopo 15 giorni   , la Fiat Sedici mi lascia nuovamente a piedi , (batteria completamente scarica)  chiamo il carro attrezzi e pretendo che l'auto venga portata presso il concessionario Fiat Spazio di Torino dove ho acquistato l'auto . Ebbene... questi signori  mi hanno tenuto l'auto una settimana per sostituire una batteria. L'auto sostitutiva di cui pago un'assicurazione apposita per usufruirne  mi è stata consegnata solo dopo 2 giorni che ero appiedato. Abito a 15 k. da Torino, in una zona priva di servizi , avevo lasciato la mia Peugeot di 7 anni, ottima e funzionante per avere una vettura nuova ed affidabile. Premetto... i contatti telefonici con la concessionaria Fiat Spazio di Torino  non sempre  sono agevoli , si perde molto tempo prima di poter parlare con qualcuno.
Morale della favola , 2 volte il carro attrezzi + un giorno e mezzo la prima officina + 7 giorni la seconda officina + disagio non indefferente del cliente... Quanto è costata  questa benedetta batteria alla Fiat ?  Non è ammissibile restare 9 giorni senza auto per una batteria … Direi scandaloso.
Comunque ripeto , la Fiat 16 è un gioiello di auto ,  l’assistenza direi pessima … Almeno per quanto mi riguarda . Mi auguro in futuro migliori.

N.B. Se Fiat Auto o Fiat Spazio vogliono contattarmi per avere dettagli specifici in merito adamus.rubens@gmail.com fornirò documentazione dettagliata a conferma di quanto scritto.

venerdì 6 novembre 2009

il vento nell'Isola

il vento nell'Isola, di Pablo Neruda
Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.
Vuol portarmí via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.
Nascondimi, tra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.
Senti come il vento
mi chiama galoppando
per portarmi lontano.
Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all'amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.
Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell'ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amor mio...