lunedì 16 marzo 2009

sonetto d'amore


Sonetto 18 - XVIII

Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e temperato:
cari bocci scossi da vento eversivo
e il nolo estivo presto è consumato.
L’occhio del cielo è spesso troppo caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.
Ma la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando in questi versi eterni crescerai.
Finché uomo respira o con occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà.

William Shakespeare

8 commenti:

Pupottina ha detto...

bellissimi i sonetti di Shakespeare!

buon lunedì

Nonna Gianna ha detto...

Giovanna ha detto ciao adamus..

pasticcino ha detto...

ma che meraviglia!!
che versi d'amore sublimi...

l'amore che ti guarda con occhi colmi di bellezza

l'amore che ti ama oltre la morte

grazie x questo post veramente bello...

Gabry ha detto...

Grazie per aver postato questo bellissimo sonetto di Shakespeare! Io ancora non ho postato nulla sul mio blog di questo scrittore, magari qualcosa metterò in futuro.

Un saluto Adamus e buona serata.

pierangela ha detto...

ciao adamus, ultimamente sono poco presente sul blog, mi sto dedicando ,oltre al lavoro alla fotografia e dopo avere vinto un'altro premio fotografico, sono diventata socia nel "circolo fotografico Chierese"e cosi sono aumentati gli impegni ma devo dire che la fotografia mi appassiona ciao un bacio

sensidiviaggio ha detto...

versi eterni, stupendi...poi con questa musica....un sogno!

sensidiviaggio ha detto...

versi eterni, stupendi...poi con questa musica....un sogno!

Gianna ha detto...

Adamus amo tutto ciò che posti, lo fai con intelligenza ed amore.