domenica 22 marzo 2009

Orme sulla sabbia

Non sono molto credente, ma trovo questo racconto pieno di verità, a volte siamo talmente soli , da non accorgersi che qualcuno ci sta aiutando!
ORME NELLA SABBIA
Questa notte ho fatto un sogno,ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita,apparivano due paia di orme sulla sabbia:le mie e quelle del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.Allora mi fermai guardando indietro,notando che in certi punti c'era solo un'orma…
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita;i giorni di maggior angustia,di maggiore paura e di maggior dolore.
Ho domandato, allora:"Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita,ed io ho accettato di vivere con te , perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?".
Ed il Signore rispose:"Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia,sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio
".
Margaret Fishback Powers

giovedì 19 marzo 2009

Dubbio


Un giorno scoprii un piacere nuovo e proprio mentre lo sperimentavo, un angelo e un diavolo si incontrarono alla mia porta e subito si diedero battaglia; l'uno asserendo, che il mio piacere di nuovo conio, era un vizio e l'altro una virtù... e ancora combattono.
[Seneca]

martedì 17 marzo 2009

favola di Esopo

LA ZANZARA E IL LEONE
C'era una piccola zanzara assai furba e spavalda. Stanca di giocare con le solite amiche, decise un giorno, di lanciare una sfida al Re della foresta. Si presentò così davanti al sovrano che era il leone e lo salutò con un rispettoso inchino. Il grande Re che era intento a schiacciare uno dei suoi pisolini più belli lungo la riva di un fiume, lanciò una distratta occhiata all'insetto. "Oh! Buongiorno".
Rispose Sua Maestà spalancando la bocca in un possente sbadiglio.La zanzara disse: "Sire, sono giunta davanti a Voi per lanciarvi una sfida!" Il leone, un po' più interessato, si risvegliò completamente e si mise ad ascoltare.
'Voi " continuò l'insetto "credete di essere il più forte degli animali eppure io dico che se facessimo un duello riuscirei a sconfiggervi!" Il Sovrano divertito disse: "Ebbene se sei tanto sicura,proviamo!" In men che non si dica il piazzale si riempì di animali d'ogni genere desiderosi di assistere alla sfida. Il " Singolar Tenzone" ebbe inizio. L'insetto andò immediatamente a posarsi sul largo naso dell'avversario cominciando a pungerlo a più non posso. Il povero leone preso alla sprovvista tentò con le sue enormi zampe di scacciare la zanzara ma, invece di eliminarla, egli non fece altro che graffiarsi il naso con i suoi stessi artigli. Estenuato, il Re della foresta, si gettò a terra sconfitto. Così, la piccola zanzara fu acclamata da tutti i presenti. Levandosi in volo colma di gioia, la zanzara non si accorse però della tela di un ragno tessuta tra due rami e andò ad imprigionarvisi proprio contro. Intrappolato in quell'infida ragnatela l'insetto scoppiò in lacrime, consapevole del pericolo che stava correndo. Fortunatamente il leone, che aveva assistito alla scena, con una zampata distrusse la tela e liberò la piccolina dicendo:
"Eccoti salvata mia cara amica. Ricordati che esiste sempre qualcuno più forte di te! E questo me lo hai insegnato proprio tu!" La zanzara, da quel giorno imparò a tenere un po' a freno la propria spavalderia.
Le persone troppo sicure di sé riescono, a volte, a superare gli ostacoli più grossi ma inciampano spesso nelle difficoltà più piccole.
favola Esopo

lunedì 16 marzo 2009

sonetto d'amore


Sonetto 18 - XVIII

Dovrò paragonarti ad un giorno estivo?
Tu sei più amabile e temperato:
cari bocci scossi da vento eversivo
e il nolo estivo presto è consumato.
L’occhio del cielo è spesso troppo caldo
e la sua faccia sovente s’oscura,
e il Bello al Bello non è sempre saldo,
per caso o per corso della natura.
Ma la tua eterna Estate mai svanirà,
né perderai la Bellezza ch’ora hai,
né la Morte di averti si vanterà
quando in questi versi eterni crescerai.
Finché uomo respira o con occhio vedrà,
fin lì vive Poesia che vita a te dà.

William Shakespeare

mercoledì 11 marzo 2009

temporale passato


Ok Amici, il sereno è ritornato, Vi ringrazio per le belle parole che mi avete lasciato e con gioia riprendo il cammino insieme a Voi !



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domenica 1 marzo 2009

avviso


Cari Amici di Blogger, starò lontano dal blog per qualche giorno , approfitto per augurarvi una buona domenica e buon proseguimento di settimana, un abbraccio a tutti, ciao a presto!