giovedì 20 novembre 2008

Paolo e Francesca





La storia di Paolo e Francesca a distanza di moltissimi anni, continua ad appassionare , i Giovani Amanti uccisi da Gianciotto Malatesta, perchè sorpresi a baciarsi. Anche Dante si occuperà di loro nella Divina Commedia


Pare che Francesca fosse stata ingannata da suo Padre, le due ricche Famiglie, combinarono il matrimonio per procura, Il patto venne suggellato da un matrimonio che coinvolse la giovane Francesca da Polenta e il più anziano, storpio Gianciotto Malatesta. Per guadagnare l'approvazione della giovane a un matrimonio in fondo svantaggioso solo per lei, la tradizione dice che il procuratore fu il più giovane e aitante fratello di Gianciotto, Paolo Malatesta, del quale Francesca si invaghì per un malinteso, credendo fosse lui il vero sposo.




«Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende.

Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.

Amor condusse noi ad una morte.

Caina attende chi a vita ci spense»

(Inferno V, 100-107)





La storia di Paolo e Francesca Dante la conosce molto bene, i due giovani amanti muoiono quando il poeta è poco più che 20anni: sono quindi quasi contemporanei.
Francesca, (Francesca da Rimini) della nobile famiglia dei Da Polenta di Ravenna, sposa di Giangiotto Malatesta, si innamora del fratello di lui, Paolo; ma Giangiotto scopre l’amore segreto dei due giovani e li uccide.
Dante, nel V Canto dell’Inferno, racconta la triste storia dei due amanti, condannati per l’eternità a essere trasportati da una violenta bufera, simbolo della passione che li ha travolti in vita.
Paolo e Francesca si trovano nel cerchio dei lussuriosi, di persone, cioè, che hanno preferito l’amore terreno e passionale all’amore divino.



Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lanciallotto, come amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.
(Inferno, canto V, vv.127-138)



In questi versi, Francesca racconta il momento più intenso e drammatico della sua vicenda: nelle pagine del romanzo che narra l’amore di Ginevra (sposa di Re Artù) e di Lancillotto, Paolo e Francesca leggono i loro propri sentimenti; spesso i loro occhi si incrociano e l’emozione fa impallidire i loro volti (e scolorocci il viso); tuttavia non trovano il coraggio di rivelare il loro amore fino al momento del bacio fra Lancillotto e Ginevra. Allora Paolo, tremante, bacia Francesca, segnando così il loro destino di passione e di morte.
Il personaggio di Galeotto (Galhaut), che nel romanzo bretone favorisce l’amore illecito fra Ginevra e il cavaliere Lancillotto, diventa per Francesca il libro stesso. La parola "galeotto" rimane anche nell’italiano moderno (in uno dei suoi significati) ad indicare qualcosa o qualcuno che permette o favorisce l’amore fra due persone.



Scusate, ho meso la musica di Giuletta e Romeo, in un certo senso credo vi siano molte analogie tra le due vicende

10 commenti:

Linasolopoesie ha detto...

ADAM
Che bella storia quella di Paolo e Francesca..

Il V Canto dell'Inferno è per me tra i più famosi e certamente tra i più belli, della

"Commedia".

Vi emergono le figure suggestive e doloranti di Paolo e Francesca.

Dante ne subisce il fascino…, il suo atteggiamento verso i due amanti appare

singolarmente contraddittorio e
da un lato, egli rinuncia a porsi come giudice, in forza di un principio morale che

informa tutto il suo viaggio
ultraterreno e che vuole, netta e inesorabile,
la discriminazione tra il bene ed il male…,
dall'altro, vinto da
un'umanissima commozione, finisce in qualche modo col partecipare alla sofferenza di Paolo e Francesca,
al loro amore sopravvissuto alla morte.
Questa vicenda rientra perfettamente nella tradizione poetica del '200…, molti romanzi cortesi, trattati
con amore, liriche dei trovatori d'oltralpe e dei loro imitatori italiani avevano già descritto con gli stessi
sentimenti di Dante storie simili a questa.
Dante però, ha trattato in modo nuovo questa materia, umanizzando e rendendo profondamente reali
Paolo e Francesca, creando così, la prima vera coppia di amanti della letteratura italiana.
Poveri innamorati!!Ciao
P.S.
ora aspetto che inizia la trasmissione di SAntore
ANNO ZERO ...Tu la segui?
Spero di si!!!
BUONA SERATA .LINA

Gabry ha detto...

In effetti hai ragione le storie di Paolo e Francesca e Giulietta e Romeo oltre alla tragedia finale hanno in comune l'amore e i sentimenti.

Un saluto e buona serata.

Mena ha detto...

Wow, mi sento quasi fuori posto!!!!!
Complimenti, alcuni particolari della storia di Paolo e Francesca non li conoscevo; grazie per avermi resa edotta.

Paola ha detto...

E' una delle storie d'Amore più belle!nel descriverla Dante raggiunge la sublimità...quando la leggo non posso non provare un'immensa tristezza ma, nello stesso tempo, mi viene spontaneo pensare che sono uniti per l'eternità.
Ciao Adamus, buona notte.

tarta ha detto...

anch'io alcune cose non le sapevo .... bello conoscerle ... grazie ^_^

Graziella e Imma Sotgiu ha detto...

meravigliosa la letteratura italiana !!!
siamo bravi!!
comunque dal dolore sono nati dei poemi struggenti ma altrettanto belli , la fragilità di Francesca è quella di ogni essere umano che ricorre anche ai tempi nostri !!
grazie Adamus
Graziella

Gabry ha detto...

Un saluto e buon fine settimana!

Paola C. ha detto...

Ciao Adamus , la storia d'amore tra Paolo e Francesca è fra le più belle che la nostra letteratura ci possa offrire e Dante è unico e irripetibile nell'esprimerla . Peccato che la conoscenza di così alta poesia si stia perdendo e che tanti nostri giovani addiritura non la conoscano .
Ti ringrazio per la visita e sono d'accordo con te nel ritenere stupido avere paura dei nostri blog . Evidentemente hanno qualcosa da nascondere ... non si spiega altrimenti , e temono che qualcuno ,tra noi ,alzi un po' la voce . Per quanto mi riguarda , questo periodo sono poco presente a causa di nuovi impegni di famiglia , ma non appena mi libero riprendo , e come se riprendo!!! Conoscere tante care persone è una ricchezza ed io non me ne voglio privare .
Buon fine settimana e un carissimo saluto
Paola

sensidiviaggio ha detto...

ciao Adamus!

il mio scrittore preferito è Dante. e la storia di Paolo e Francesca è sublime. Ho ascoltato la lettura di Benigni del V canto...che dire, alla fine ho pianto come una bambina.
quando si dice la potenza dell'amore...

hai fatto bene a mettere la musica di Giulietta e Romeo...e te lo dice una veronese... :-)))

grazie del tuo post e passa un bel fine settimana

Sara

Rosaria ha detto...

post meraviglioso! Avevo un post sul vecchio blog che somigliava al tuo...belloa anche la musica anche ci voleva , come si dice "cade a pennello"
inserirò il tuo link tra tra i blog che esguo
Ciao, contenta di averti ritrovato!
non perdiamoci più!